il macabro scherzo del manichino impiccato

16 ottobre 2011 di: Marcella Geraci

Un tranquillo sabato d’inizio autunno o il set di un film horror? Anche se questa volta la politica non c’entra, il macabro scherzo in scena a Caltanissetta è un termometro valido per misurare il polso ai tempi. E’ una mattina qualunque e ancora qualche raggio di sole ricorda l’estate. Dal cavalcavia, che collega una delle tante strade della città all’ingresso di una scuola media ed a quello del liceo classico, penzola una donna bionda, impiccata ad una corda. La figura è seminuda, a parte una maglietta bianca ed un paio di ballerine nere e, solo nelle immediate vicinanze del cavalcavia, i pedoni e gli automobilisti si accorgono che si tratta di un manichino. Chissà, forse un “vecchio arnese” da boutique, utilizzato da qualche ragazzo (o ragazza) per inscenare uno scherzo di pessimo gusto. O magari un avvertimento nei confronti di qualcuna, ipotesi improbabile.

In ogni caso, il manichino impiccato, tolto di mezzo da una volante della Polizia, si abbina benissimo al gradimento che la maggioranza dimostra verso i particolari più orrendi dei fatti di cronaca riportati da giornali e televisione. La donna bionda, finta, seminuda ed impiccata sembra quasi a proprio agio in un paese in cui le donne continuano ad essere vittime di abusi o di episodi sanguinosi e terribili. E quando non di abusi o tragedie si tratta, ci pensano gli scherzi a ricordare il peso del corpo della donna nel senso comune. Qualcuno potrebbe obiettare che il manichino femminile poteva essere l’unico disponibile e che nello scherzo, pur macabro, non per forza deve esserci traccia di sessismo. Intanto il manichino utilizzato nel probabile scherzo era una donna. E questo basta.

4 commenti su questo articolo:

  1. slvana scrive:

    Cara Marcella forse come dici tu è il simbolo femminile quello che impiccherebbero…

  2. adele scrive:

    certamente scherzo macabro o minaccia la protagonista dell’orrore è sempre la donna!

  3. Elisabetta scrive:

    In questi giorni di così grande violenza questo episodio del manichino femminile impiccato mi sembra rappresenti il cinismo e l’aggressività quotidiana.

  4. Marcella Geraci scrive:

    Vi ringrazio tutte e concordo pienamente con voi!

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