auguri speranze desideri pensieri, da parte nostra

30 dicembre 2011 di: redazione mezzocielo

La nostra redazione, tutte noi che scriviamo, abbiamo, ve ne sarete già accorti, idee a volte uguali a volte discordanti, da 20 anni andiamo avanti sul cartaceo e da due anni sul web proprio confrontandoci con le differenze. Per gli auguri di fine anno sarebbe stato più semplice scrivere un unico pensiero che valesse per tutte, ma per farci conoscere meglio abbiamo preferito, le meno giovani insieme alle giovani di liberissime, scrivere un nostro augurio, una nostra speranza, assolutamente personale. Risultato: speranze, desideri, auguri molto variegati. Meglio così. Saranno giornate inondate di pensierini. S. F.

Simona Mafai - Mi dice un’amica: «a cosa servono queste girandole di auguri?» Provo a rispondere. L’augurio, per posta, telefono, o e/mail è un sussurro che dice: «mi ricordo di te». E’ un attimo di attenzione, una briciola di tempo che ti regalo. Una carezza alla tua anima. Sì, ancora auguri! A tutte/tutti coloro cui non sono riuscita a mandare un lieve messaggio di coraggio e di speranza per l’imminente, oscuro 2012.

Silvana Fernandez - In una poesia di Pavese, “Piazza di Spagna”, c’è un verso che dice: «Aprirò la porta, il tumulto delle strade sarà il tumulto del cuore/ Sarai tu ferma e chiara» Ecco, vorrei che quest’anno, ognuno di noi si sentisse sempre, in ogni occasione, con se stessi e con gli altri, ferma/o e chiara/o.

Rita Annaloro – Spero, mi auguro di dimenticare questi anni di terrorismo psicologico, che hanno portato poveri ignoranti accecati dai pregiudizi razziali a sfogare la propria rabbia su altre vittime della società italiana, a Rosarno come a Torino, Roma, Firenze e in tante altre città dello stivale.

Ornella Papitto – Per affrontare meglio il nostro futuro imminente, prendo in prestito una frase di Edgar Morin: «Ciascuno contiene in sé galassie di sogni e di fantasmi, slanci inappagati di desideri e di amori, abissi di infelicità, immensità di glaciale indifferenza, conflagrazioni di astri in fiamme, irruzioni di odio, smarrimenti stupidi, lampi di lucidità, burrasche dementi…» Ecco chi siamo: infinite contraddizioni, esseri bisognosi di umana comprensione, poniamocela come obiettivo, per l’anno che ci sta venendo incontro.

Marcella Geraci - Che il nuovo anno sia talmente radicale da far desiderare la felicità, senza arrancare dietro ad una serenità sempre invocata per evitare il peggio.

(il cielo sopra Palermo, ph Ropj)

4 commenti su questo articolo:

  1. W.2012 scrive:

    Bravissime donne di mezzocielo, bei pensieri e desideri, prendo per me l’augurio di marcella geraci: che il nuovo anno sia talmente radicale da far desiderare la felicità piuttosto che la tanto invocata “serenità” che si cerca pensando sia il massimo per noi ed invece è solo una forma di accondiscendenza alla banale quotidianità e alle sue regole. Il mio augurio è :

    SIATE IRREGOLARI E ASIMMETRICHE!!!

  2. Rosanna Pirajno scrive:

    quanto mi piace questo augurio!!!!! buon anno W

  3. clara scrive:

    Mi piacerebbe essere ferma e chiara, mi piacerebbe non sapere cos’è mai un razzista, mi piacerebbe essere felice senza compromessi di serenità, mi piacerebbe ricevere una carezza augurio, insomma grazie a tutte ed evviva il futuro

  4. Marcella Geraci scrive:

    Auguri di buon anno a W. Auguri a tutti e a tutte.
    Che sia un anno talmente radicale da renderci di nuovo padroni e padrone dei nostri sogni, senza curvare la schiena ad una “realtà delle cose” spesso pensata e voluta da altri.
    Spero che ogni nostra parola possa essere, per i lettori e le lettrici di Mezzocielo, l’occasione per non sentirsi soli e un piccolo anello per aggregare senza il bisogno di denaro, potere ed immagini rifatte. Insomma, auguri.

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