uomini che odiano le donne, bella forza

7 gennaio 2012 di: Simona Mafai

Mentre sembra che tutta l’opinione pubblica e la politica italiane siano concentrate sui temi economici, la pattuglia (evidentemente inaffondabile) dei nemici delle donne e del loro diritto alla libera scelta, rialza la testa e dà avvio ad una macabra campagna di colpevolizzazione del genere femminile. L’obiettivo è la legge sulla interruzione volontaria di gravidanza (la famosa 194), elaborata e votata dal Parlamento molti anni fa, e successivamente confermata a grande maggioranza dal voto popolare (di donne e di uomini). Per la bisogna si sono presentati ora in accoppiata Gianni Alemanno e Giuliano Ferrara: il primo istituendo un “Cimitero per gli angeli” (per seppellire i feti abortiti) ed il secondo esaltando l’iniziativa in un’orrida trasmissione su Rai Uno. Ad essi si è poi affiancata una clinica romana, che ha reso pubblica la decisione di una partoriente di non riconoscere il figlio. Si tratta di un evento previsto dalla legge (anche per ridurre gli aborti e combattere gli infanticidi); essa garantisce a colei che se ne serve l’assoluto anonimato. Regola brutalmente violata dal vicesindaco di Roma (una donna: Sveva Belviso) che ha sollevato sui giornali e le televisioni un grande clamore sulla vicenda, illustrando lo stato di salute del neonato, e chiedendo alla donna di modificare la decisione presa: un vero ricatto mediatico nei confronti di chi, certo non a cuor leggero, ha utilizzato una civile legge in vigore. (A Roma, nel 2011, su 25.000 parti, 40 madri hanno scelto di non riconoscere il neonato).

Sono temi di cui è non è facile parlare, ma che non devono passare inosservati: perché sono i punti da cui si parte per far lievitare velenose condanne contro la libertà delle donne, contro coloro che scelgono di non avere figli, o che non si sentono in grado di allevarli. Una ideologia che è stata finora appannaggio della estrema destra americana, e che si tenta di fare attecchire in Italia: cominciando dalla capitale?

Si consiglia all’amministrazione capitolina di occuparsi piuttosto dei gravissimi problemi della città: la inadeguatezza dei servizi per l’infanzia, gli omicidi in piazza, le aggressioni contro migranti e rom…. A proposito: non si potrebbero destinare a loro i terreni inedificati ancora disponibili, sottraendoli ai macabri rituali della sepoltura dei feti, tanto cari a Giuliano Ferrara?

6 commenti su questo articolo:

  1. rosamaria scrive:

    Quell’orrido uomo delle 20,30 sul rai1, che mi pare ,una volta, avete ridicolizzato ma non abbastanza, l’ho sentito varie volte ponunciare dagli schermi televisivi ” donne non uccidete i vostri bambini” riferendosi appunto a piccoli feti mentre detto così si faceva pensare a madri muniti di pistola contro allegri fanciulli che escono da scuola, io non so se come dice Simona quella madre ha sofferto o no nel lasciare il bambino a cui sono andati gli appelli della Belviso, ma era una donna che seguiva una delle poche leggi a nostro favore allora cosa vuole dimostrare con l’appelo! Le vere nemiche delle donne sono le donne.

  2. ubaldo scrive:

    Sono un cattolico non praticante, vi confesso che sono contrario all’aborto ma non sono contro chi per tanti motivi non escluso l’egoismo… vuole abortire, non tutti abbiamo la stessa fede, né lo stesso coraggio e poi non abbiamo la stessa coscienza. sono fatti così personali che non capisco come mai gli oppositori dell’aborto possano e vogliano opporsi.

  3. Adele scrive:

    questo articolo sposta lo sguardo dall’economia e lo proietta verso problemi annosi e gravissimi per risolvere i quali le donne hanno combattuto tante battaglie. E’ vergognoso il comportamento di Alemanno e di Ferrara, è l’atteggiamento di una destra oltranzista e cattocattolica che parla di omicidi e “cimitero dei feti”. Non è più tollerabile l’ingerenza degli uomini su questi fatti gravissimi che si giocano sul corpo delle donne. Uomini che vogliono esercitare il loro dominio e possesso sul corpo femminile. Parlino parlino pure…disposte a scendere ancora in piazza…tremate tremate le streghe son tornate! Nessuno tocchi la 194!

  4. Ina scrive:

    Hai fatto benissimo Simona a scrivere di questo in un momento in cui tutti guardano al problema economico e gli smargiassi come Ferrara e compny potrebbero mettere le mani sui diritti delle donne e su una legge che si è conquistata dopo un referendum democratico. Giù le mani dalla 194!

  5. Paolo.R scrive:

    Gentile simona mafai devono essere le donne a lottare per non perdere i loro diritti per averne anzi sempre di più, ma da certi commenti ai vostri articoli trovo che spesso sono le stesse donne a remare contro.

    • ornella papitto scrive:

      Noi donne non siamo uguali. Siamo spesso lontane anni luce. Le donne che combattono la 194, possono anche essere capite, ma non gli uomini, politici e giornalisti imbroglioni, scorretti e demagoghi. A loro delle donne e dell’embrione non importanza niente, importa solo per usarli per le loro scelte demagogiche e per recuperare i voti dei difensori dell’embrione e non della donna. L’embrione non è feto e soprattutto non è un bambino. Ma Ferrara e Alemanno hanno sempre sguazzato nell’acqua “sordida”, non trasparente. Così possono pescare di tutto e possono anche continuare a lanciare i loro sporchi schizzi nella vita delle donne.

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