la fermata e il cavaliere

16 marzo 2012 di: Clara Margani

A Roma, tra Piazza Venezia e Largo Argentina fino a qualche tempo fa c’era una fermata degli autobus in via del Plebiscito, proprio nei pressi del portone di Palazzo Grazioli, di fronte all’entrata laterale di Palazzo Venezia. Dopo l’”attentato” all’ex premier, in cui il medesimo fu ferito con una statuetta al volto, un laconico cartello avvertì che la fermata era stata soppressa per motivi di sicurezza. Ci furono manifestazioni spontanee di protesta di utenti, di associazioni dei consumatori e dei commercianti, essendo quello un nodo nevralgico per i trasporti nel centro della città. La soppressione costringeva i romani a scendere quasi a metà del Corso o all’inizio dei Fori Imperiali, per raggiungere a piedi la loro destinazione, o a passare blindati davanti al portone del palazzo Grazioli con commenti in romanesco molto coloriti all’indirizzo del premier, del sindaco, del prefetto e del presidente dell’Atac. Alcuni addirittura facevano esplicitamente riferimento alle attività amatorie del premier, bisognoso in tale impegno di calma e concentrazione per la loro buona riuscita, altri si dichiaravano sicuri che di notte egli facesse indisturbato con un asta lunghissima le prove per il gran salto verso i finestroni di palazzo Venezia, allo scopo di istallarsi nella prestigiosa residenza di buona memoria. Tutte false illazioni. Infatti ora che qualcuno ha fermato il premier, la fermata non è stata ancora ripristinata nonostante esplicite e pressanti richieste. Sempre blindati ma molto sollevati, i romani continuano a passare davanti a palazzo Grazioli sperando di intravvedere l’ombra dell’uomo dietro le tende, in atteggiamento pensoso mentre medita di traferirsi nel quasi attiguo palazzo Bonaparte, che non ha mai avuto fermate davanti.

3 commenti su questo articolo:

  1. gemma scrive:

    A causa dei lavori che riguardano la viabilità intorno alla stazione Tiburtina hanno chiuso la discesa di via Masaniello e hanno spostato il percorso degli autobus che, pertanto, sono obbligati a circumnavigare un grande isolato, percorrendo via della lega lombarda per rientrare nel piazzale della stazione. La prima fermata che si incontra nella via in questione porta una scritta:”tutte le linee”. Tutti gli autobus che transitano sia in uscita che in entrata si fermano lì….o tutto o niente…non c’è mai la giusta misura a questo mondo!!!

  2. Lia scrive:

    L’importante per me, data la mia veneticità, è che non mediti di trasferirsi a Palazzo Ducale oppure meglio – previa operazione a Casablanca – a Ca’ Corner della Regina (ovviamente di Cipro )

  3. maria scrive:

    Il CAVALIERE deve correre
    Frequento abitualmente la Biblioteca Rispoli in Via Della Gatta, dietro Palazzo Grazioli.
    Utilizzo per i miei spostamenti sempre i mezzi pubblici
    Dalla soppressione della fermata in Via del Plebiscito sono costretta a scendere in Via del Corso o ad arrivare a Piazza Argentina.
    Faccio ……………cento passi?
    Che soddisfazione però,non vedo più fotografi,telecamere,macchine, poliziotti, curiosi,sostenitori in attesa di sfiorare l’Unto
    Tornata la quiete.
    Un passo alla volta

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