l’Ucraina nel pallone

2 luglio 2012 di: Daria D’Angelo

L’Ucraina ha speso una fortuna negli Europei di calcio 2012. La finale si è giocata in Olympiskiy Stadium, in alto sopra Kiev, un pezzo scintillante di architettura che è stata ricostruita da zero per l’occasione al costo di 700 milioni di dollari. Dall’altra parte della città, in uno dei centri per giovani di strada, la sala comune è invasa dall’odore di corpi non lavati. “Serjozha” è ciò che gli ucraini chiamano “un orfano sociale”: un bambino con uno o più genitori viventi che non sono in grado di prendersi cura di lui. Storie di abuso di alcool, pestaggi, periodi trascorsi negli orfanotrofi e fallimenti genitoriali. Nessuno sa quanti Seryozha dormano nei tombini, o in seminterrati, sotto i ponti, o sulla cima delle tubazioni dell’acqua calda in giro per l’Ucraina, è probabile che la cifra si aggiri intorno alle decine di migliaia. Fuori dalla stazione ferroviaria principale di Kiev, team di sensibilizzazione stanno offrendo controlli sanitari gratuiti per i ragazzi di età tra i 14 e i 17 anni.

I bambini di strada in Ucraina sono anche colpiti in modo sproporzionato dall’epidemia di Hiv. Il tasso base di infezione qui già supera l’1% della popolazione, che per gli epidemiologi è la soglia critica. Le squadre di sensibilizzazione dicono che circa un bambino su 10 di quelli che hanno testato risultava sieropositivo. Oksana, una ragazza di 17 anni, dice di aver contratto l’Hiv quando è stata violentata mentre viveva per strada. In linea di principio, la costituzione ucraina garantisce l’assistenza sanitaria gratuita a tutti i cittadini, ma quando ne parli con un ucraino, la sua reazione è alzare gli occhi al cielo o avere una risata di scherno. In pratica, si devono dare tangenti o “donazioni” quando si visita l’ospedale, e si deve pagare per i medicinali.

Per il debutto di questa città, quale luogo che doveva ospitare gli Europei, sembra sia stata data la caccia ai cani randagi, uccisi perché “brutti” da vedersi per le strade (brutti per i facoltosi turisti stranieri che sarebbero andati a vedere le partite). Le Femen hanno protestato temendo che tutto questo movimento di stranieri avrebbe aumentato il fenomeno del turismo sessuale, già tristemente praticato in questo paese, senza contare il pericolo di contagio per l’altrettanto alta presenza di Aids.

Yulia Tymoshenco è detenuta, anche se malata, per le accuse di poca democrazia, sepolta in galera per una faccenda di corruzione, consolidata prassi di governo di molti Paesi dell’ex Blocco sovietico, con il vero obiettivo di mettere fuori gioco una popolare leader politica nemica del presidente dello Stato, Viktor Janukovič. E, nonostante tutto: l’Ucraina ha speso una fortuna negli Europei di calcio 2012 in nome del… dio pallone.

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