India: dedicato alle bambine non nate il Quit Day
Il 9 agosto del 1942, ebbe inizio in India la vittoriosa lotta non violenta per l’indipendenza dalla Gran Bretagna. E’ una data che si celebra ogni anno. E in questi giorni, nel suo 70° anniversario, il Governo indiano, ha dedicato la data “alle bambine condannate a morte, cui viene impedito di nascere”. Ci si riferisce alla consuetudine dell’aborto “di genere”, abbastanza diffuso in tutto il paese: molte coppie si liberano del concepito, quando l’ecografia rivela essere questi di sesso femminile. Secondo un antico detto indiano “allevare una figlia è come innaffiare una pianta nell’orto del vicino”. A questa campagna nazionale per la difesa degli ultimi-ultime (cioè le bimbe non nate), promossa da Prem Narain, ministra “per le donne e l’infanzia”, si è impegnato tutto il governo: E’ stato promosso un giuramento – da parte dei dipendenti (e delle dipendenti) della Pubblica amministrazione – “a fare tutto il possibile, individualmente e collettivamente, per eliminare la selezione del sesso basata sul genere, che minaccia la nascita e la sopravvivenza di centinaia di migliaia di bambine”