cornuti e mazziati

13 agosto 2015 di: Marina Gasperini

Siamo tutti molto ammirati delle persone che non si piegano di fronte ai colpi della vita, maconducono una coraggiosa battaglia per affermare la loro capacità, e gioia, di vivere dignitosamente. Bravo, chi nasce con un handicap e riesce a dimostrare che si possono vincere le difficoltà e godere pienamente della vita, anche se la natura non ci ha risparmiato! Bravo chi, diventato disabile dopo una malattia o un incidente, s’inventa nuove abilità! Brava, Giusy Versace!

Ma chi nasce nella parte sbagliata del mondo, no, non deve lottare per una vita migliore o per la vita, tout court. Non deve partire verso i Paesi prosperi. Non deve venire a disturbare, come un animale selvatico che verrebbe a cercare cibo nella nostra spazzatura. Ecco perché gli inglesi hanno posto il filo spinato sopra il muro appena eretto, per allontanare gli indesiderabili.Ecco perché i francesi chiudono la loro frontiera a Ventimiglia. Perché poi i migranti vogliono andare in Francia e in Gran Bretagna? Forse perché molti di loro parlano francese o inglese? E come mai? Per rispondere a questa domanda è necessario un piccolo richiamo storico. A partire della seconda metà del XIX secolo cominciò una vera e propria spartizione dell’Africa, principalmente a favore delle due grandi potenze coloniali, Francia e Gran Bretagna, ma in misura minore anche Germania, Portogallo, Belgio e Spagna ne approfittarono. In nome di una sedicente «missione civilizzatrice», le risorse naturali del continente africano furono sfruttate quasi fino all’esaurimento e le popolazioni locali discriminate, politicamente ed economicamente. Le ragioni della fuga dal Medio Oriente si possono leggere nei giornali degli ultimi anni. Che sfortuna nascere in certi Paesi.

Commenta questo articolo:







*
AdvertisementAdvertisementAdvertisementAdvertisement