Gli Sbafatori e il giornalismo svenduto dal “Corriere della Sera” del 08.10.15

8 ottobre 2015 di: Beppe Severgnini

Chi sono gli Sbafatori? Quelli che non pagano e non vengono pagati. Quelli che campano di omaggi, inviti, convegni, vaghe promesse di visibilità: ma non sanno come pagare l’affitto. «Sono i rappresentanti di una generazione che prova a intrufolarsi nel banchetto collettivo», scrive amaramente Camilla Baresani. Sono i giovani italiani che sognano una professione ? il giornalismo specializzato ? e finiscono per farne un’altra: promozione mascherata e pubblicità nascosta. ? Rosa è una ragazza bresciana di ventisette anni che arriva a Milano e s’inventa «food-blogger»: loda, esagera, magnifica piatti e chef (tanto, gli aggettivi sono gratis). Non la pagano, ma lei non paga. Degustazioni, presentazioni, show-cooking: il rischio di andar via digiuni non esiste, e ci sono sempre gli omaggi (da mettere in dispensa o da vendere su e-Bay). È una vita apparentemente scintillante, in realtà malinconica e competitiva. Ma Rosa non molla: corre voce che, quando s’arriva a diventare «influencer» (sic), qualche soldo arriva.

…Giornali e tivù pagano sempre meno; internet non ha mai pagato. In questo vuoto retributivo si sono infilati con prepotenza prima il turismo, poi la moda, ora la cucina. Al pubblico ? ingenuo, disinteressato, spesso le due cose insieme vengono offerti blog, siti, post, tweet, fotografie e filmati. Prodotti in apparenza giornalistici, quindi critici. In realtà commissionati e pagati. Con regolare fattura, in qualche caso. Più spesso col baratto: tu scrivi bene di noi, noi ti diamo il viaggio, la notte in albergo, la cena, gli omaggi e un bel posto alla sfilata/presentazione/convegno. Affare fatto? Certo, risponde la ragazza di Brescia. E ringrazia pure. Piccolo libro, buona storia, ottima intuizione. Gli sbafatori (Mondadori Electa, 133 pagine) va letto non per ridere delle bugie che si raccontano Rosa e Guidobaldo, o per sapere cosa fanno nelle stanze d’albergo. Va letto per capire dove stiamo spingendo la nuova generazione che sogna il giornalismo: a vendersi. Per poco, oltretutto. Un prosciutto da mettere su e-Bay.

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