chiamate mio marito!

18 aprile 2016 di: Rita Annaloro

Devo ammettere che, come molti Italiani, non sempre mi fermo davanti alle strisce pedonali, ma sicuramente rispetto il semaforo rosso e in genere solidarizzo con qualcuno che sta attraversando con difficoltà, a piedi o in bicicletta. Così ieri ho frenato con piena consapevolezza davanti ad un semaforo rosso che accompagnava un passaggio pedonale dove una donna dall’aria esitante si accingeva ad attraversare in groppa alla sua bici. Forse in realtà ho fatto male, perché la donna, incoraggiata dall’arresto della mia macchina, ha intrapreso il breve percorso ed è stata messa sotto da una utilitaria che sopravveniva in senso opposto, guidata da un’altra donna, anche lei non più giovane.

Francamente era la prima volta che vedevo da vicino qualcuno volare sul cofano di una macchina e mi sono fermata a guardare, pensando di dover almeno chiamare soccorsi. Quando ho visto sangue sul piede, completamente storto, della donna finita per terra ho strillato «non muovetela» a degli uomini accorsi a dare aiuto e, con mia grande sorpresa, ho sentito una voce femminile molto pacata e ferma chiedere imperiosamente «Chiamate subito mio marito!» In effetti non saprei dire se la richiesta partiva dalla poveretta stesa a terra o dalla disgraziata che l’aveva investita, ma in ogni caso mi è sembrato incredibile che in un momento di grande difficoltà una donna non invocasse un medico o un tutore dell’ordine, ma il marito, come se Lui avesse avuto il potere taumaturgico di risolvere la situazione. Certo è possibile che il marito in questione fosse medico o avvocato, ma io mi sarei piuttosto preoccupata della mia salute o di quella della vittima, piuttosto che aspettarmi un soccorso da qualcuno che in quel momento era sicuramente altrove.

E voi? Ritenete anche voi che la presenza di un uomo sia necessaria alla vostra incolumità, fisica o giuridica? Ci siamo già islamizzate o in realtà le donne si considerano sempre e comunque incapaci di badare a se stesse?

1 commento su questo articolo:

  1. marta scrive:

    ma perchè? è vietato?

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