Pietà e rispetto, per favore

28 febbraio 2017 di: simona mafai

La difficile azione per regolare ed aiutare il  fine vita con una legge adeguata, è stata travolta dia una spettacolarizzazione insopportabile. Dalle voci sommesse e dolenti attorno al malato che soffre, agli atroci dubbi di coscienza, si è passati ai titoloni in prima pagina,alle fotografie spietate, ripetute e ingigantite sugli schermi televisivi. Vi è qualcosa di osceno in tutto questo:non per il fatto in sé, ma per la sua misura. Per la violenza con cui si sostiene il disegno di legge in Parlamento, e si accusano coloro che vogliono emendarlo,  senza far conoscere le diverse posizioni e i dubbi: tipico atto di arroganza intellettuale. Si prendano delle misure di emergenza transitorie, che facciano subito fronte ai singoli casi; ma discutere con attenzione e larga diffusione una legge generale, che incide così fortemente sulla coscienza collettiva, è indispensabile.

Pietà e rispetto per chi sta per decidere della sua morte e per chi lo assiste.

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