PASION HABANERA

12 luglio 2017 di: Carlotta Bertini

Io lavoro al bar di un albergo a ore, porto su i caffè a chi fa l’amore…
Gino Paoli, Mina, Ornella Vanoni erano le voci italiane di una canzone portata al successo nel ’56 da Edith Piaf intitolata Les amant d’un jour.
Oggi non sappiamo se a Cuba i cinque dollari, tariffa per tre ore della posada statale, casa dell’amore, contemplano il caffè. Poco importa, la passione va oltre la bevanda e si sa l’amor Habanero è tosto. Tanto che il governo ha deciso, con occhio furbo, di riaprire le case d’amore destinate a tutti coloro che di privacy abbiano necessità. Coppie regolari, sposate e non, amanti clandestini e divorziati che normalmente condividono l’abitazione con famiglie molto allargate, possono finalmente trovare momenti di intimità.
Non esattamente una novità, la prima posada della capitale “Carabanchel” fu aperta alla fine del secolo scorso nel centro storico dell’Avana ma oggi i cinque dollari per tre ore d’amore sono un salasso, considerata l’entrata media di un lavoratore.

L’alternativa, poco adeguata al comune senso del pudore, per chi non può permettersi la stanza a ore, rimane la spiaggia, gli androni bui, il parco e il Malecòn, il mitico lungomare della capitale. Qualcuno ai piani alti deve aver intuito che il mercato potrebbe essere molto redditizio.

Per il momento lo Stato riaprirà una sola posada, ma il progetto ne prevede altre quattro, visto che far l’amore è una necessità ci si augura che non si trasformi in un lusso e che le tariffe si abbassino. Motel a ore per tutti, grazie!

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