Discriminazione di genere, uno stereotipo femminile esiste. Ma per la scienza siamo tutti uguali da “Il Fatto Quotidiano” del 30.03.18

30 marzo 2018 di: Andrea Bellelli

…Gli uomini e le donne sono molto più simili tra loro di quanto pensano di essere e gli stereotipi di genere sono diffusi ma enormemente esagerati se non del tutto falsi.

Una ricerca molto interessante, che avevo letto anni fa, dimostrava che la maggioranza delle donne intervistate riteneva veri gli stereotipi maschili e femminili comuni, ma riteneva anche di non rientrarvi e di costituire una eccezione. Gli autori, ovviamente, concludevano che una categoria definita secondo parametri soggettivi da soggetti che dovrebbero appartenervi e ritengono invece in maggioranza di non esserne parte è una categoria inesistente.

L’esperienza personale ovviamente non ha valore statistico ma qualunque docente universitario può facilmente testimoniare che oggi le studentesse uguagliano in numero e prestazioni – se addirittura non superano – gli studenti in molti corsi che danno accesso a professioni tradizionalmente percepite come più “maschili”.

Gli stereotipi ovviamente sono duri a morire e in fondo sono rassicuranti: a noi piace pensare che il mondo sia prevedibile e coerente. E poiché gli stessi stereotipi appartengono sia agli uomini che alle donne, è inevitabile che possano risultare di ostacolo a chi sceglie una professione ritenuta non confacente al proprio sesso; ciononostante mi sembra che nel nostro Paese i giovanisono poco influenzati dagli stereotipi.

Se è difficile dire con certezza che non esiste un carattere o temperamento “femminile” distinto da uno “maschile”, è però certo che una effettiva differenza psicologica legata al sesso, se esistente, si è rivelata evanescente e difficile da dimostrare, e come la verginità di Angelica, “forse era ver ma non però credibile”.

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