Sciura Rita, sciura Rita l’è scapà el purscel!

8 maggio 2018 di: Carlotta Bertini

Questa frase in dialetto brianzolo, che tradotta significa: Signora Rita è scappato il maiale, l’ ho sentita e vissuta da bambina quando d’estate andavo ospite dai miei zii ,Rita e Carlo, nella loro cascina in Brianza. Attorno ad una grande corte, casa padronale, abitazioni più piccole, stalle, porcilaie e ricoveri per animali, coabitavano proprietari e fittavoli. Il maiale della mia storia era, forse non solo nell’immaginario dei miei sei anni, enorme. Bianco e nero e spaventato, magari per un presagio di sorte, in cerca di una via di fuga. Io immobile e incantata, affascinata dall’evento. I contadini terrorizzati correvano da ogni parte brandendo attrezzi per braccare l’animale. Insomma per me era una grande festa.

Chi ha visto “L’albero degli zoccoli”, il capolavoro di Ermanno Olmi può immaginare la situazione, l’ambiente, l’atmosfera. In questi giorni, a ottantasei anni, se n’è andato un poeta, un grande regista, una persona speciale.  Raccontava la vita degli ultimi, dei semplici, l’Italia contadina e quella operaia con la concretezza dura e lieve di tempi andati ma non lontani, comunque e sempre come fosse una poesia a immagini. Nel 1978 conquistò proprio con questo film la Palma d’Oro al festival  di Cannes. Al di là di qualche sottotitolo fuori zona ,vinse ed entrò nel cuore del pubblico grazie alla sua manzoniana intellettualità, fu un testimone attento della cultura contadina. La Lombardia e Milano furono i suoi luoghi.

Nel suo Albero degli zoccoli e nel mio, il fittavolo, per parlare con mio zio si levava il cappello, in segno di rispetto e deferenza. Altri uomini, altri tempi .

 

3 commenti su questo articolo:

  1. una di voi scrive:

    Leggendo il nostro giornale mi sono resa conto che non è più uno specchio on line di punti di vista ma un vero e proprio cartaceo per lettori intellettualmente molto coltie e esigenti.la lunghezza dei testi ha ormai poco valore ( menomale )importa il contenuto anche se le righe sono tantissime.Complimenti a tutti voi e a tutti noi scriventi.

  2. Anna Lisa scrive:

    Concordo con la vostra SCRIVENTE il sito migliora ogni giorno, brave!

  3. Marina scrive:

    Ho avuto l’onore di lavorare per due anni con Ermanno Olmi, nell’ambito della federazione delle cooperative culturali. Di lui ricorderò sempre l’impegno umano, che sapeva superare le barriere, non per banale trasversalità politica, ma per reale partecipazione alle gioie e drammi di ognuno di noi.
    In quest’epoca, in cui i politici non parlano più d’italia, ma di “questo paese”, il ricodo di Ermanno, fino all’ultimo cosciente dell’importanza delle radici, ma anche della necessità di vivificarle con l’innesto di altre radici, onde far crescere alberi sempre più fronzuti, ci aiuti a sperare ancora.

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