Neanche con un fiore

15 luglio 2018 di: Daria D'Angelo

“Nessuno tocchi Rosalia”, questo lo slogan della  manifestazione, organizzata dall’associazione “Le Onde” in collaborazione con il Comitato XXI Luglio, per dire no alla violenza sulle donne, che si è svolta venerdì 13 in piazza Politeama. Sul basolato della piazza sono state disegnate le sagome delle 114 donne uccise nel 2017, sulle quali tutti i partecipanti hanno potuto lasciare un fiore, un gesto di solidarietà e protesta allo stesso tempo.

Anche quest’anno Mezzocielo, insieme alle altre associazioni, ha voluto ricordarle e dare seguito al movimento #metoo che ha attraversato il mondo rafforzando il principio che l’indicatore della violenza maschile verso le donne è “la parola della donna”. Da più di vent’anni i centri antiviolenza sono i luoghi fondati dalle donne dove questa parola viene accolta, creduta e trasformata in un percorso di uscita dalla violenza, poiché, nonostante le donne chiedano aiuto alle istituzioni, succede spesso che non vengano credute.

Quella di santa Rosalia è una storia avvolta nel mistero della fede. L’esempio di una vita breve e sacrificata, di una forza infinita e mai dimenticata. Fu vittima di quelle pressioni all’interno della sua famiglia da cui è riuscita a sfuggire con l’eremitaggio. Molte donne nella vita di tutti i giorni soffrono violenze, muoiono principalmente per mano dei loro mariti, ex-mariti, padri, fratelli, fidanzati o amanti, sfruttatori per le ragazze vittime di tratta.

Un incontro importante per testimoniare, all’insegna della più importante festa religiosa di Palermo, la necessità di denunziare e aiutare, che si traduce in due elementi importanti: la certezza della pena, e la presenza delle associazioni di sostegno che costituiscono un punto di riferimento importante, capace di arginare la solitudine infinita di creature più fragili e a rischio.

 

2 commenti su questo articolo:

  1. Rosita scrive:

    Anche la cronaca di oggi ci racconta la morte in casa di una donna cinquantaduenne a Pesaro. “Santa Rosalia, come hai fatto per la peste, intervieni e liberaci da questa epidemia”. Una preghiera che è una richiesta di aiuto per fermare la furia omicida che spezza la vita di tante donne che subiscono in silenzio e che non sempre hanno il coraggio di dire BASTA!

  2. Sibilla scrive:

    Sempre più orgogliosa della mia città. Palermo contro la violenza, contro i soprusi, contro le discriminazioni. Palermo solidale, accogliente e forte.
    Proprio ieri sera in occasione del “festino” per Santa Rosalia, un gruppo di ragazzi ha percoso via Vittorio Emanuele
    mostrando un lungo striscione sul quale campeggiava la scritta: Santa Rosalia aprici i porti.
    Questa è la Palermo che voglio. Questa è la Palermo che a testa alta prende posizione e manda
    un importante segnale.

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