Il “Bonus” e i suoi criteri morali

10 ottobre 2018 di: Rita Annaloro

Chissà che fine faranno i sogni di tanti elettori a 5 Stelle quando verrà (se verrà) ratificato il bonus di 700 Euro ai cittadini Italiani!

Dopo aver salomonicamente sancito chi è, e soprattutto chi NON è CITTADINO ITALIANO, con buona pace dei tanti residenti in Italia, provenienti da Polonia, Francia, Cina, Stati Uniti o Banghladesh o loro figli  che abbiano compiuto 18 anni, bisognerà procedere con una lista MORALE di acquisti, che dovrebbe garantire la bontà del provvedimento.  Ma, di grazia, chi dovrà decidere se un paio di scarpe tacco 12 è immorale e uno zaino scout no? In effetti per una ragazza sotto m1,65 il tacco 12 potrebbe aiutare nella ricerca di un lavoro, mentre per una quarantenne alta oltre m.1,70 potrebbe essere solo un bene di voluttà, o no? E  lo zaino scout potrebbe essere considerato  indispensabile per un giovane che vive in montagna, ma del tutto superfluo per un aspirante broker o odontotecnico, se la commissione bonus non simpatizzasse  con lo sport all’aria aperta.

Avremo un controllo sui nostri acquisti determinato dal nostro status sociale, dall’età o dal quoziente intellettuale? Chi stabilirà se una vecchietta possa o no comprarsi un mazzo di carte nuovo per la partita con le amiche? Sarà solo cibo ciò di cui hanno bisogno gli italiani? 700Euro a persona moralmente destinato a cibo e bollette? E quali alimenti saranno consentiti? Anche il pesce spada fresco o solo surgelato ? e la carne di vitello sarà concessa solo 1 volta al mese o potrà essere acquistata anche dagli anziani? E se qualcuno preferisse il cinema, il teatro o un libro alla carne di vitello? Dipenderà dal libro? “Lolita” sarà concesso solo a chi è stato operato alla prostata? Preservativi e viagra saranno considerati acquisti moralmente accettabili, in base all’età del consumatore? Va da sé che birra e giornali porno saranno considerati generi di lusso e già immagino l’ostentazione con cui un ventenne  di buona famiglia sorseggerà la sua Corona, appoggiato al vespino leggendo Playboy, un po’ alla Marlon Brando Fronte del Porto, in versione chic, facendo sbavare  i colleghi che arrancano pedalando fino all’Università. Che poi c’è bicicletta e bicicletta, o no?

Seriamente parlando, ma questi criteri morali non saranno una censura alla Grande Fratello? E quanti soldi, tempo ed energie spenderemo per decidere qual è la spesa giusta?

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