Ricordando Caterina Vitale

27 ottobre 2018 di: Mimma Grillo

L’immagine che conservo di Caterina è quella della foto che ho fatto il 3 luglio scorso sul terrazzo della Casa Mediterranea delle Donne. Le note del concerto d’arpa di Romina Copernico rendevano magico quel momento : tutte immobili, sospese. Caterina con lo sguardo deciso e fermo di sempre, vestita di rosso, il suo colore preferito. Da quando ho saputo, domenica scorsa, che lei non c’è più, quell’immagine mi accompagna insieme al ricordo delle cose fatte insieme, fin dai tempi dell’attività all’interno dello stesso sindacato. Caterina, con l’Associazione Più Donne Più Palermo, è stata sicuramente determinante per la nascita della Casa Mediterranea delle Donne e ieri , 25 ottobre, in quella Casa – in cui anche “Mezzocielo” opera insieme ad altre realtà femministe – abbiamo voluto ricordarla. C’eravamo un po’ tutte. C’era anche la famiglia di Caterina : il marito, il figlio, la sorella.

Pina Mandolfo, anche lei dell’associazione Più Donne Più Palermo, è la prima a prendere la parola: “Le relazioni – dice – innescano cammini, dove si portano le proprie appartenenze, costruiscono cammini comuni.” Questo cammino si fa e si è fatto qui, e lo dobbiamo molto a lei, ai suoi report, alle sue mediazioni; questa Casa risuona di lei che ci ha lasciato una pedagogia straordinaria che non dobbiamo disperdere. Caterina è stata artefice della costruzione del gruppo, a lei sono state consegnate le chiavi della Casa, da lei è stato seguito il restauro della Casa. Anche durante la malattia era presente, fino a settembre scorso quando ha curato la presentazione del libro di Adriana Assini (Giulia Tofana: gli amori, i veleni)” insieme a Emi Monteneri”.

Ed è Emi che continua a parlare di Caterina: “Non la conoscevo molto – dice – ma di lei ho sempre apprezzato il grande entusiasmo, l’energia, la lucidità, la capacità di mediazione…ha smussato anche me…non avevamo fatto lo stesso percorso ma sapevo che di lei mi potevo fidare”.

“Certo – continua Maria Grazia Lo Cicero – di lei ci potevamo fidare…come quando insieme a Pina lavoravamo al documentario sulle migrazioni…abbiamo portato avanti il progetto grazie alla sua forte spinta, alla determinazione con cui ci ha convinte a non rinunciare…lei era quella che se si fermava la macchina –una volta ci è successo – diceva ridendo…scendo e spingo…”.

“ Si, – aggiunge Beatrice D’Amico – era così sempre nei 15 anni che ci siamo frequentate, prima al sindacato poi in “Più donne Più Palermo” e qui alla Casa. Io sempre timida, lei disinvolta… Io scrivo e tu leggi le dicevo ridendo…Questa stanza in cui ci troviamo oggi, la stanza del Coordinamento Antiviolenza 21 luglio di cui Caterina è stata una delle fondatrici nel 2012, vorrei che fosse dedicata a lei che nel 2013, in rappresentanza del Coordinamento, ha chiesto con forza al Comune di Palermo l’apertura della casa Mediterranea delle Donne e la condivisione dell’impegno a fare diventare patrimonio comune della città la lotta contro la violenza sulle donne”.

E’ il figlio di Caterina a concludere il momento di ricordo condiviso. Si emoziona quando ci esorta tutte a continuare a lottare per i valori e gli ideali del cammino portato avanti con Caterina. E, in onore di Caterina, ci regala qualche momento ludico Patrizia D’Antona che legge qualche pagina dello “Scum”, Manifesto di Valerie Solanas (sconvolgente icona del femminismo americano degli anni 70). In realtà, si era programmata da tempo, per il 25 ottobre la presentazione del libro “Valerie Solanas Trilogia Scum” curato da Stefania Arcara e Deborah Ardilli. Abbiamo pensato che a Caterina non avrebbe fatto piacere il rinvio dell’incontro, l’abbiamo sentita tra noi ancora una volta…e non solo perché il suo sguardo ci seguiva da una foto sulla parete.

4 commenti su questo articolo:

  1. giulia scrive:

    Ottima idea quella di Mimma ed anche di Mezzocielo di fare un ricordo particolare a Caterina, ciao Caterina ti ricorderemo sempre.

  2. Angela Perina scrive:

    Questo ricordo di Caterina ha un taglio perfetto come articolo ma anche come pensiero che tutte noi le rivolgiamo.

  3. Maria Tripi scrive:

    Vai Caterina con il tuo vestito rosso, non ti dimenticheremo mai

  4. Giusi scrive:

    Caterina era una persona che giornalmente dimostrava ,in qualunque sua azione, come le donne unite,se veramente lo fossero, potrebbero pacificare il mondo.

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