Una verità semplice

5 febbraio 2019 di: Rossella Caleca

Secondo molti, compresa la neo direttrice di Rai 1, a Sanremo “sono solo canzonette”: opinione che disconosce quanto della storia personale di ciascuno, e di quella collettiva di un Paese, le canzoni contengano; secondo una nota frase di Proust, “le canzoni, anche quelle brutte, servono a conservare la memoria del passato, più della musica colta, per quanto sia bella”. Spesso, anche quelle meno “impegnate” veicolano idee oltre che suscitare emozioni, o testimoniano il cambiamento culturale, in forme semplici ma significative.

E d’idee semplici si era fatto portavoce, qualche giorno fa, Claudio Baglioni, cantautore e conduttore del prossimo Festival: aveva espresso opinioni contrarie alla politica del nostro governo riguardo ai migranti e auspicato che l’Italia potesse divenire più accogliente. Tanto è bastato per scatenare una campagna d’odio sui social, risposte sprezzanti da politici e colleghi, la sibilata minaccia della destituzione dall’incarico per il prossimo anno. Perchè è semplice, facilmente comprensibile e condivisibile, per di più espressa da un personaggio famoso e popolare,e pertanto una minaccia, la verità che tali opinioni sottendono: la constatazione che queste politiche costituiscono la negazione dei diritti umani, e della priorità assoluta, universalmente condivisa, che è salvare vite umane.

Oggi, dopo un’ennesima strage annunciata, è sempre più chiaro a cosa conducono la cosiddetta “chiusura dei porti”, la limitazione degli interventi degli organismi e delle risorse dello Stato, e la messa al bando delle navi che  agiscono fuori dalle logiche dei giochi politici, delle mosse propagandistiche, dei patti scellerati che favoriscono la tratta dei migranti: quelle delle ONG, organizzazioni di volontari che si muovono seguendo la sola antichissima legge che ha guidato l’evoluzione dell’umanità divenendo un impulso spontaneo,  quella che spinge ciascun essere umano a soccorrere e salvare un altro essere umano in pericolo.

Non bastano montagne di menzogne a cancellare queste evidenti verità, ma bastano, purtroppo, a rendere il Mediterraneo un teatro di infamia dove l’orrore della  zattera della Medusa si ripete senza fine.

1 commento su questo articolo:

  1. Fiorella scrive:

    Sono questi i vuoti d’aria
    questi vuoti di felicità
    queste assurde convinzioni
    tutte queste distrazioni
    a farci perdere
    sono come buchi neri
    questi buchi nei pensieri
    si fa finta di niente
    lo facciamo da sempre
    ci si dimentica
    che ognuno ha la sua parte in questa grande scena
    che ognuno ha i suoi diritti
    e ognuno ha la sua schiena
    per sopportare il peso di ogni scelta
    il peso di ogni passo
    il peso del coraggio

    E ho capito che non sempre il tempo cura le ferite
    che sono sempre meno le persone amiche
    che non esiste resa senza pentimento
    che quello che mi aspetto è solo quello che pretendo
    e ho imparato ad accettare che gli affetti tradiscono
    che gli amori anche i più grandi poi finiscono
    che non c’è niente di sbagliato in un perdono
    che se non sbaglio non capisco io chi sono

    Sono queste devozioni
    queste manie di superiorità
    c’è chi fa ancora la guerra
    chi non conosce vergogna
    chi si dimentica
    che ognuno ha la sua parte in questa grande scena
    che ognuno ha i suoi diritti
    e ognuno ha la sua schiena
    per sopportare il peso di ogni scelta
    il peso di ogni passo
    il peso del coraggio

    E ho capito che non serve il tempo alle ferite
    che sono sempre meno le persone unite
    che non esiste aziona senza conseguenza
    chi ha torto e chi ha ragione quando un bambino muore
    e allora stiamo ancora zitti perché così ci preferiscono
    tutti zitti come cani che obbediscono
    ci vorrebbe più rispetto ci vorrebbe più attenzione
    se si parla della vita se parliamo di persone

    Siamo il silenzio che resta dopo le parole
    siamo la voce che può arrivare dove vuole
    siamo il confine della nostra libertà
    siamo noi l’umanità
    siamo il diritto di cambiare tutto e di ricominciare
    ricominciare

    Ognuno ha la sua parte in questa grande scena
    ognuno ha i suoi diritti
    e ognuno ha la sua schiena
    per sopportare il peso di ogni scelta
    il peso di ogni passo
    il peso del coraggio
    il peso del coraggio

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