Il valore dell’ottimismo

21 marzo 2019 di: Carlotta Bertini

“La parte alta è perfetta”.

Quest’affermazione potrebbe essere, relativa al corpo, bonaria e far anche sorridere se chi l’avesse pronunciata fosse un omuncolo qualunque che per una esagerata dose di narcisismo si vedesse un bell’uomo dalla vita in su.

Le cose non stanno proprio così. In quella frase, pronunciata da un bel ragazzo di diciannove anni, c’è un mondo intero di verità non solo sotto il profilo estetico ma soprattutto nel determinare una forza di carattere granitica. Manuel Bortuzzo, il ragazzo di Treviso, aggredito nella notte del tre febbraio in Piazza Eschilo a Roma, era una giovane promessa del nuoto olimpionico, appartenente al gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, in questi mesi si stava allenando a Ostia sognando le Olimpiadi. Quella sera stava per entrare in un pub ma per via di una rissa in corso all’interno del locale si era fermato per strada davanti all’ingresso. Due colpi di pistola sparati per colpire qualcun altro l’hanno raggiunto. La diagnosi: lesione completa del midollo spinale, Manuel non camminerà più. Gli aggressori, due ragazzi in sella a uno scooter, si sono costituiti e non volendo entrare né commentare “il tragico errore”, così i  due ragazzi si sono espressi e confessato “lo scambio di persona”, seguiamo adesso dopo le dimissioni dall’Ospedale San Camillo il percorso di riabilitazione al Centro Spinale della Fondazione Santa Lucia di Roma. ”Ciao ragazzi finalmente sono tornato in vasca oggi: un’emozione bellissima” ha detto il ragazzo direttamente dalla piscina della struttura in un video postato sui social. In assoluto le prime bracciate della sua vita, le più gloriose. Per tutti noi uno schiaffo alle nostre quotidiane, a volte banali lamentele, al nostro pessimismo. La sua certezza: tra dieci anni voglio essere in piedi.

Sì, davvero la sua parte alta è perfetta.

 

3 commenti su questo articolo:

  1. Gemma scrive:

    I greci lo chiamano hyper -don ossia “Il Miglio Regalo” . Noi traduciamo con perdono, capacità di amare, nonostante tutto. Il recente film che documenta situazioni reali che fanno riferimento a questo enorme dono porta testimonianze sorprendentemente credibili e fresche, proprio come quella di Manuel Bortuzzo. Grazie Manuel!

  2. Paola scrive:

    Il perdono presuppone una reciprocità. Non è facile perdonare, non è facile chiedere scusa, non è facile elaborare certi avvenimenti. Ci vuole una grande capacità di dominio di sé.

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