assessore/badante grazie alla legge 104
Il Segretario Generale della Regione Siciliana Pier Carmelo Russo va in pensione a novembre 2009 a soli 47 anni, usufruendo della legge nazionale 104/92 (norma sull’assistenza e integrazione sociale dei disabili) che consente ai dipendenti pubblici di usufruire di tre giorni di congedo al mese per assistere i parenti prossimi non autosufficienti.
In Sicilia, tuttavia – e soltanto in Sicilia – la norma, modificata ed integrata, consente inoltre ai dipendenti regionali di andare in pensione in anticipo.
L’alto burocrate ha usufruito della citata legge speciale, giustificato dalla necessità di assistere il proprio genitore bisognoso di cure.
Ma a dicembre 2009, Pier Carmelo Russo, piuttosto che apparire impegnato a tempo pieno nelle cure al genitore, accetta – senza alcun rossore – l’incarico di Assessore all’Energia.
Viene da chiedersi se si tratti di un grave senso di irresponsabilità verso il genitore o verso le istituzioni, ovvero verso entrambi.
Abusare di una legge messa in atto per tutelare l’assistenza ai disabili rischia di urtare la suscettibilità di chi della stessa legge necessita, facendo grandi sacrifici economici e cercando di ottimizzare il proprio tempo.
In un paese che a fatica cerca di superare un momento di crisi come quello attuale, sembra davvero irrispettoso occupare la carica di assessore abusando di una legge a tutela dell’assistenza ai disabili. Il neoassessore, nonostante percepisca una cifra non precisamente modesta per la sua scelta di pensionamento, intervistato qualche mese fa, nel duplice ruolo di Assessore/Badante disse «…bisogna che facciamo in fretta a convincerci che trasparenza, efficienza e imparzialità sono la salvaguardia della nostra esistenza come dirigenti della Regione siciliana… specialmente in una situazione di limitate risorse, o la pubblica amministrazione segue questi tre binari oppure il popolo si desta e si arrabbia».
Io sono molto arrabbiata!!!!
condivido, anch’io sono molto arrabbiata
ed io lo sono pure
Veramente interessante e …. graffiante!
Anche io sono molto arrabbiata ma anche indignata, ma non solo per questo caso che e’ il tipico ed ennesimo caso di manifesta non trasparenza, inefficienza e parzialità che caratterizza ormai la gestione della pubblica amminisistrazione.
Vorrà il neo assessore rinunciare ai lauti compensi ed indennità, vista la ricca pensione che sicuramente percepirà dalla Regione Sicilia? Vorrà il neo assessore rendrsi fautore dei tre principi cardini che dovrebbero regolare la pubblica amministrazione e trasfromare in fatti le sue parole?
Ho forti dubbi su eventuali risposte positive alle mie domande.
Quello che deve emergere e mantenersi e’ l’attenzione a queste pure vergogne e parlarne e parlarne e parlarne, prima o poi la coscienza di questi uomni avrà un sussulto, LO SPERO.
Condivido il suo pensiero e mi sento più che arrabbiata. Gemma
Resto ammirato dal Dot. Pier Carmelo Russo
Trasparenza, come la sua presenza sul posto di lavoro;
Efficienza perchè riesce a spillare il massimo possibile,
e Imparzialità perchè non siamo tutti uguali.
Come diceva Totò “MA MI FACCIA IL PIACERE!!!!!!!!!!!!!”
E noi paghiamo.
grazie per la cura del dettaglio dell’informazione
una vera rarità di questi tempi
Siamo in molti ad essere molto arrabbiati, non solo per lo scandaloso comportamento dell’Assessore, ma anche perchè poi l’abuso che trasforma le agevolazioni in privilegi rischia di provocare ristrettezze e mettere in discussione i diritti di coloro che hanno realmente bisogno della L. 104.
Grande coraggio e sfacciataggine a parlare di trasparenza, il popolo oggi si desta e si arrabbia e ha ragione, il popolo non crede più ai discorsi, non va più a votare … il popolo si sta stancando di assistere inerme a tanta igiustizia.
E intanto l’Assessore intasca con impassibile faccia tosta il suobel – non precisamente modesto- salario di “badante”.
Quello che più mi indigna è che tra tutti i lavoratori che assistono congiunti disabili solo i dipendenti della Regione Siciliana possono andare in pensione con tanto anticipo. Mi chiedo se le norme che lo prevedono non siano incostituzionali. Se una discriminazione può essere fatta, dovrebbe riguardare quelle madri e quei padri con figli portatori di handicap gravi, che svolgono ruoli non “intercambiabili”, non condivisibili con altri (fratelli, cognati ecc.) perchè non riguardano solo il lavoro di cura – e che difficilmente hanno la possibilità di fare gli assessori…
Stupefacente.
Debbo fare i mei complimenti alla persona in questione perchè è raro possedere il dono della onnipresenza, oltre a 48 ore al giorno da dedicare al parente disabile, per il quale egli é insostituibile al punto di andare in prepensionamento così giovane, ed al lavoro al punto di accettare l’incarico ad assessore della energia.
Mi chiedo però perchè siamo tutti così silenti nell’accettare ingiustizie di questo tipo, anche se, purtroppo non sono le sole che i nostri cari politici riescono indisturbatamente a fare.
Penso che qualcuno si dovrebbe pur vergognare e smetterla.
Sono personalmente portatore di handicap grave e voglio dirvi , a tutti, che è difficile e pesante per i miei familiari assistermi, ma lo fanno con dedizione e notevole impegno di tempo.Non voglio fare la morale a nessuno ma voglio sperare che la persona da assistere nel nostro caso abbia veramente tale assistenza sia fisica che morale perchè, credetemi, ne potrebbe avere veramente bisogno.