declinazioni
Lei: wow, finalmente una donna governatrice del Lazio!
L’altra: ha detto che non vuole essere chiamata governatrice.
Lei: perché?
L’altra: ha detto «non sono un governatore mi chiami Presidente». Prima diceva che era segretario dell’Ugl e che stava dalla parte dei lavoratori. Adesso dice che sta al servizio dei cittadini. Parla come un uomo, dice che il suo motto è la concretezza. Per questo vuole fare il Presidente.
Lei: vabbè, ma è lo stesso donna.
L’altra: a me mi piace Vendola.
Lei: ma come? Ti sei sempre battuta dicendo che donne al governo non ce ne sono, e ora dici che preferisci un uomo?
L’altra: è gay.
Lei: a me la Polverini mi sembra una con le palle…pardon, una brava.
L’altra: lo ha detto anche Berlusconi «la Polverini è una con le palle». E’ come un uomo. Hai visto le foto sui giornali? Portata in trionfo sulle spalle dei leghisti, quelli che vogliono abolire la RU486 e non solo quella, e del sindaco Alemanno, quello di An, che un tempo si chiamavano fascisti.
Lei: però è donna, e dice che metterà le donne.
L’altra: anche Adriana Poli Bortone è donna. Donna di ferro e di potere. Anche Isabella Rauti, la prima candidata ad entrare in giunta.
Lei: e se vinceva Bonino?
L’altra: a me mi piace Vendola
Lei: e dalli! E’ una fissa. Ti piace perché è di moda il gay.
L’altra: mi piace perché parla di poesia, di fabbriche di parole, di connessioni sentimentali, di industria della bellezza e di guerriglia gardening, che non so cos’è ma mi piace lo stesso. Mi piace perché dice che vuole mettere insieme l’operaio e il borghese col diversamente abile. Mi piace perché ci dice di aprire le finestre e guardare dall’altra parte, e che i partiti sono partiti, cioè fuggiti, scomparsi, defunti. Mi piace perché dice che siamo fragili, sconnessi e diversamente abili, diversi dai berluscones.
Lei: ti piace perché è diverso?
L’altra: è differente.