Asta la vista
Il saltatore in alto ha diritto a tre tentativi per superare l’asticella. Dopo averla saltata, può provare una nuova misura, piazzando l’asticella un po’ più in alto.
L’asticella delle nefandezze dei nostri governanti si è alzata di molto in questi ultimi anni. Per converso quella dell’indignazione popolare è sempre più bassa.
Un amico mi chiede: ma un ministro, un presidente di regione, un deputato, non sa che deve fare attenzione nei suoi comportamenti privati? In assoluto è così, in pratica la teoria delle due asticelle fa sì che si sia determinata una sorta di impunità totale nei confronti dei potenti. E poi se il capo di tutti i corruttori, il cavaliere di tutte le elusioni, è al centro della scena con onori e gloria, perché dovrebbero beccare proprio me?
C’è poi una tecnica studiata per sondare l’umore popolare. Occorrono la stessa asticella, e un buon sondaggista. Si fa così: si alza di moltissimo l’asticella, sparando un obiettivo che indignerebbe pure Al Capone. Per esempio, l’annullamento di tutti i processi in corso per annullarne uno. Asticella al top, sondaggio attivato: se il gradimento è molto basso, si abbassa l’asticella fino ad un obiettivo raggiungibile. Chessò, l’annullamento della metà dei processi in corso. In questo modo obiettivo raggiunto, indignazione popolare evitata, opposizione contenta.
Bastano tre tentativi, una buona asticella, e magari un giudice di gara che modifichi la misura saltata.
Non esistono obiettivi irraggiungibili.
Purtroppo.
(Mario Bardi, L’inquisitore)