Doris Salcedo, artista colombiana, dedica la sua opera alle vittime della dittatura
La giovane Salcedo (nata a Bogotà nel 1958), ha ricevuto a Madrid il Premio Velasquez per le arti plastiche. Ha dichiarato che tutta la sua opera si ispira alla violenza perpetrata contro i dissidenti politici nel suo paese e nell’America latina. “Il mio obbiettivo –ha detto – è onorare la storia degli scomparsi”. La forma d’are delle installazioni, nella quale soprattutto si esprime, ha prodotto opere affascinanti: “Casa vuota”, in cui i mobili si abbracciano e piangono gli abitanti uccisi; “Scomparse”, un murale gigantesco con tante scarpe da donna coperte di plastica. “Sono incapace di fermarmi alla periferia delle cose – ha dichiarato in una intervista a El Paìs del 2 giugno scorso – Tutto ciò che avviene mi coinvolge e l’arte, come io la intendo, non può estraniarsene”.