oh che ridere mi fa

6 luglio 2010 di: Rosanna Pirajno

Basta, ho deciso, niente scoramenti, guardare il mezzo pieno e farsi coraggio. Il ministro del nulla si è dimesso a soli 18 giorni dall’annuncio roboante, i portavoce del capo si premurano a presentarlo come atto responsabile e dignitoso, una tracotanza che solleva il morale. Colui che “si è fatto da sé” legittimandosi “uomo solo al comando”, continua a imperversare da ogni pertugio aperto sul mondo, via etere via carta stampata via cinema via imprenditoria via decreti legge via comandamenti e altre trovate, risoluto a salvare noi dal comunismo e se stesso da più di un carico pendente, e fortuna che l’opposizione non ci ha neanche provato, a stopparlo per conflitto d’interesse. I suoi elettori, pur vessati da tagli tasse imposte disservizi carovita disoccupazione disinformazione censure scadimento dei riferimenti identitari, dalla cultura all’ambiente al paesaggio alla ricerca alla sanità all’educazione formazione ecc…, sempre disposti “a pagar tacendo” pur di sentirlo tuonare contro i fantasmi che lo assillano. Una devozione che fa tenerezza.

Il supponente ministro del tesoro, costretto a cedere su molti punti della sua massacrante manovra, ingoia boria e arroganza davanti al diktat del “ghe pensi mi” che neppure tu sei indispensabile. Immaginarsi la scena è come rivedere il meglio di Corrado Guzzanti. E poi, la coscienza collettiva che non si scandalizza più per la diffusione di corruzione, arroganza, ruberie, sprechi, colpevoli disastri ambientali e inquinamenti che avvelenano le nostre vite e pregiudicano quelle delle generazioni a venire, la Chiesa che si schiera per il nucleare, i tagli su tutto ma non su prebende della casta e neppure sulle spropositate spese per armi da guerra, i consumatori che risparmiano sul cibo (ma non sul tabacco, peccato), i governatori di destra che si ribellano alla manovra della destra, la sinistra che non elabora un progetto alternativo che ridia fiducia e speranza nel dopo-B, quelli che sperano nel collasso della maggioranza o forse addirittura del governo per le impuntature del cofondatore della casa, la campagna acquisti partita a valanga (Granata, non cedere alle lusinghe, hai un passato di “uomo contro” da difendere!), il ddl intercettazioni che va in aula il 29 luglio quando la gente è al mare e distratta: non è molto buffo, tutto questo?

(Adam Cvijanovic, collage Napoleone)

9 commenti su questo articolo:

  1. Però la proposta dell’opposizione (sic..) è molto concreta e bisogna esserne fieri veramente. Sere fa al TG1 ho sentito Bersani dire all’intervistatore più o meno, (non ricordo le parole testuali): è facile risolvere, basta prendere i soldi da dove sono e metterli dove si devono mettere… Ah ah ah!! Che bella idea! sembra il gioco delle tre carte. Ma che risposta è? che proposta è? ma ci prendono per deficienti? NOn si vergognano? Questo pd è da ridere o da piangere, come si fa a dire una cavolata così grande? Ma questo bersani… ragassi… non può fare un corso estivo di recupero? o meglio, come a scuola, ripetere l’anno perché bocciato su tutti i fronti, per incompetenza, incapacità dialettica ai limiti della comicità se non fosse proprio PIETOSO!!!

    • Simona Mafai scrive:

      Bravissime e spiritose! Solo non ho capito se siete di destra o di sinistra. Potreste benissimo essere di destra: l’acidità nei confronti di Bersani (persino lo sfottò per la pronuncia emiliana) è perfettamente affine al linguaggio di Bondi o di Berlusconi. Ma potreste anche essere di sinistra: quella sinistra che si esercita principalmente nella critica al PD, e cannibalesca nei confronti dei suoi esponenti, che non vanno mai bene. D’Alma indossava scarpe troppo costose, Prodi era addormentato e bisognava imporre “un cambio di passo”, Veltroni prigioniero dei suoi “ma anche,…”. Che fare? Mi auguro che passiate le vostre giornate a spiegare alle casalinghe di Borgo nuovo che il loro mito Berlusconi è un miliardario spietato, di cui bisognerebbe liberarsi al più presto; o tra i disabili per organizzare la loro protesta contro la manovra finanziaria di Tremonti; o magari in visita ai negozianti, per incoraggiarli a denunciare gli esattori del pizzo. Invece è probabile che siate solo tra voi, sognando un’opposizione romanzesca (magari sfilate con l’indice e il pollice alzati, come ai bei tempi delle BR), sommando insieme scontento e lamenti.
      (Simona Mafai)

  2. precisiamo che siamo di sinistra ma un po’ più a sinistra del pd. Simona Mafai che personalmente stimo, e anche le amiche che hanno scritto con me, si riferisce allo sfottò fatto a bersani. Vogliamo ricordarle che proprio lo sfottò a bersani è meritatissimo per le cose infelicissime che ha detto (parole in libertà..non proposte…) e poi che molto prima di noi lo sfottò l’aveva fatto, proprio a bersani, la pirajno e che la parola “ragassi” l’aveva già usata lei, appartenente al pd, in un suo articolo interessante e assolutamente apprezzabile per contenuti e obbiettività. Non pensiamo sia il caso di prendersela tanto, la critica non è forse segno di democrazia? in fondo bersani se l’è voluta con questa uscita comica o tragica per tutti e forse anche per chi aveva riposto nel pd molta più fiducia di quanto ne abbia meritata e raccolta strada facendo. Noi siamo per un’altra sinistra, una sinistra diversa che a parere nostro il pd non rappresenta. Possiamo dirlo con serenità? o non è permesso? Su berlusconi però siamo d’accordo con te! Vogliamo anche dire che noi passiamo le giornate a lavorare e che una di noi è in cassa integrazione. Non abbiamo voglia di essere spiritose nel senso che tu hai interpretato, ma realiste. Non sfiliamo con l’indice e il pollice alzati per inneggiare alle BR che hanno causato lutti terribili. Ci sembra davvero eccessivo il tuo pensiero. Forse rimpiangiamo Berlinguer, lo confessiamo, saremo punite per questo? ti assicuriamo però che siamo distanti da nostalgie cui ti riferisci e che anche per ragioni di età non ci appartengono. Grazie

    • Rosanna Pirajno scrive:

      oddio, che ho fatto! che ho scritto, che vi accapigliate con tanta veemenza e non è proprio il caso in questo frangente, quando ci vorrebbe compattezza in questa sinistra con i “distinguo”: cara maria chiara e le altre, per come la penso io che sono iscritta al pd a cui faccio spesso le bucce, non serve a molto essere “più a sinistra” in un paese cloroformizzato dal berlusconismo che è peggio della destra tradizionalmente intesa, vedi il tardivamente recalcitrante ex camerata Fini.
      Lecito criticare Bersani e la sua linea o non-linea del partito, ma ditemi sinceramente se a sinistra-sinistra se la passino meglio quanto a idee e programmi, se si intravvedano da quella parte prospettive di un cambiamento “praticabile”, cioè perseguibile in quanto capace di convincere scontenti e indecisi a imbroccare una strada diversa. Io sono di quelli che preferiscono combattere dall’interno, per poi andare tutti insieme compatti a espugnare la nostra comune bastiglia.
      grazie quindi del vostro stimolo alla discussione

  3. Francesco scrive:

    Piena solidarietà a Maria Chiara e altre,
    La reazione di Simona Mafai, a cui va tutta la mia stima, mi lascia perplesso per due motivi fondamentali:
    1- uno dei grandi punti di forza dell’elettorato di sinistra è quello di essere un’entità pensante e come tale critica, ben distinta quindi dalla massa di osannanti dal cervello atrofizzato che costituisce una buona parte dell’elettorato berlusconiano per il quale il Cavaliere è il Verbo, il bene assoluto, una sorta di eroe nazionale intoccabile;
    2 – I leader della sinistra hanno di certo fortissime e gravi responsabilità nei riguardi dell’attuale situazione politica, ammenochè l’evidente crisi di consensi della sinistra non sia dovuta solo a una sorta di destino avverso, a una pura fatalità. I nostri leader spesso non sono stati all’altezza del conflitto, spesso non hanno reagito come avrebbero dovuto, spesso sono risultati disinformati e sciatti.
    Personalmente mi fa più rabbia chi mi doveva difendere e non l’ha fatto … il nemico, in fondo, fa il suo sporco lavoro.

  4. Marco Siragusa scrive:

    Anche io sono solidale con Maria Chiara e le sue amiche. In fondo hanno criticato un pd che si presta alle critiche. Eccessiva la reazione della Mafai che anche io stimo ma che dovrebbe, come ha fatto la Pirajno, non mostrare il tallone di achille di una sinistra che ci delude e nella quale ci identifichiamo a vari livelli sapendo però che criticare aiuta e costruisce dibattito che deve rimanere aperto per fare meglio e di più. Sentiamo la voce dei giovani e accettiamo le critiche che ci muovono perché una cosa è certa: Berlusconi non lo vuole nessuno di noi. Questa è la ragione che ci deve tenere insieme ma senza chiusure, accettando le critiche e discutendo pacatamente senza evocare fantasmi che vogliamo dimenticare tutti e senza arrabbiature di troppo sol perchè qualcuno, magari nella stessa sinistra, non la pensa come vorremmo.
    Complimenti per il sito!

  5. mario scrive:

    A Maria Chiara e le altre.
    il vostro modo di criticare porta facilmentte al qualunquismo: Berlusconi è il “male”… però la sinistra (quella moderata naturalmente!) “non è all’altezza”, anzi è addirittura PIETOSA!!! (è facile pensare, a questo punto, che destra e sinistra sono la stessa cosa).
    Care Maria Chiara e le altre qual’è la vostra proposta politica?
    Qual’è il vostro leader ideale? forse un Berlusconi di sinistra: fotogenico, che buca lo schermo, che sa raccontare barzellette, carismatico e soprattutto capace di comandare.
    O voi siete di destra, oppure io non capisco più che cos’ è la sinistra.

  6. abbiamo appreso molto dalle cose che ci sono state dette in seguito alla nostra protesta legittina, democratica, di persone deluse da una sinistra fiacca e deludente. Anche noi di sinistra (certo non di destra) riteniamo che berlusconi sia il male, ne siamo convinte. Come siamo convinte però che questa opposizione non ce la fa. Noi non abbiamo ricette perché non facciamo politica attiva, le ricette e le proposte devono farle coloro che fanno politica. Noi, da cittadine, viviamo questi tempi bui e paghiamo anche noi le conseguenze della politica del non fare o del fare leggi ad personam. Siamo sconvolte da quello che accade e volevamo solo spronare chi legge, ascolta e fa politica ad essere più incisivi. Non pensate che siamo così sprovvedute. Casualmente ci siamo imbattute in questo sito, ma state certi che da oggi in poi ci guarderemo bene dal farlo perché abbiamo capito una cosa: che a dire il proprio pensiero si perde sempre qualcosa. Nel nostro caso aver criticato la linea del pd e il suo segretario, ci è costato essere state prese per destrorse e addirittura, dalla mafai, per brigatiste rosse. Siamo agli estremi, ma proprio agli estremi, decidetevi: o siamo di destra o siamo brigatiste rosse. pensavamo meglio di un sito di donne. Scusateci se abbiamo espresso la nostra idea. Lo faremo tra noi, come auspica la mafai. Così laviamo i panni sporchi in famiglia e siamo tutti più contenti. Grazie invece a chi ha capito il senso del nostro dissenso e ci ha espresso solidarietà senza perdersi in commenti superflui e maldestri tentativi di trovare dietro un semplice e libero pensiero, la pervicacia di etichettarci comunque.

  7. Marco Siragusa scrive:

    esprimo ancora una volta solidarietà a maria chiara e le amiche. Credo che abbiamo capito tutti, tranne mario, che siete di sinistra e che vorreste l’attuale sinistra, rappresentata dal pd, più oppositiva e con una linea più intransigente nei confronti del berlusconismo catastrofico. Non avete torto. Lo pensiamo in tanti anche se, magari, non lo diciamo chiaramente come avete fatto voi o lo diciamo in modo diverso. Però pensare che siete di destra mi pare sbagliatissimo perchè non solo avete affermato di non esserlo su un sito pubblico, ma è troppo evidente dalle vostre parole che fate parte dei delusi della politica della sinistra. Auguri ragazze, ne abbiamo bisogno tutti e non spacchiamoci, restiamo uniti.

Commenta questo articolo:







*
AdvertisementAdvertisementAdvertisementAdvertisement