Stefania Prestigiacomo è diventata un vero “uomo politico” con tutte le furbizie del ruolo?

Sembrerebbe proprio di sì: capace di dire e di non dire, attaccare i colleghi di partito ma con guanti di velluto, ferma nel difendere le sue prerogative senza mai sfiorare la rottura. Nell’ultima settimana ha fatto un passo avanti. Ha convocato a Siracusa un Convegno su Federalismo e Sud, ma non ha invitato il Presidente della Regione Lombardo e non ha dato alcun ruolo ai “top” siciliani del suo partito: Renato Schifani e Angelino Alfano. “Ma si è trattato soltanto di un incontro culturale”, ha finto di scusarsi la ministra, abile come un’anguilla. Al suo fianco, altre due ministre: Gelmini e Carfagna. Qualcuno ha parlato di una nascente “corrente rosa” del PDL.