estate che viene, domande che porta
E’ meglio un consistente “terzo polo” moderato o una robusta pattuglia social-giustizialista a sinistra?
Questo probabilmente è il dilemma che paralizza in questi giorni – inesorabilmente “pre-elettorali” – i dirigenti del Partito democratico. Aggiungiamo: «meglio per il paese» – non per i gruppi parlamentari: perché il primo è il punto di vista che dovrebbe prevalere.
Se il Pd si lascia “abbracciare” da Niki Vendola e da Di Pietro (con grande soddisfazione di una parte del suo elettorato, ed in particolare dagli elettori giovani: il che non è cosa da poco!), crescerà indubitabilmente lo spazio politico di Casini-Rutelli. (Forse anche di Fini?).
Se il Pd rifiuta questo abbraccio, ed oggettivamente si affianca – come prospettiva e forse anche come pratica politica – a Casini e Rutelli, dispiacerà ad un’opinione pubblica molto arrabbiata che, per vie diverse, potrebbe confluire su Di Pietro e/o Vendola.
Ultima domanda: il Partito democratico, di fronte a questo dilemma, riuscirà a restare unito? (almeno nella misura in cui lo si può considerare unito oggi!).
Avremo di che discutere e riflettere questa estate.
(turbolenze d’agosto, ph r.p.)