LETIZIA MORATTI SBUGIARDATA DALLA LEGA NORD
Uno scontro politico plateale tra il ministro Maroni e la Sindaca di Milano ha messo a nudo la violenza leghista contro gli immigrati. La vicenda ha dell’incredibile. Il Comune di Milano aveva coinvolto nel progetto di sgombero del campo nomadi di Triboniano tre associazioni del cosiddetto “privato sociale” (la “Casa della Carità”, il “Centro ambrosiano di solidarietà” ed il consorzio “Farsi prossimo”, tutte affiancate dalla Curia) , mettendo a loro disposizione per emergenze 25 alloggi di proprietà comunale (Aler), tolti dagli elenchi della graduatoria normale. Nel quadro di questa intesa, dette Associazioni, col sostegno della prefettura, avevano assegnato gli alloggi ad altrettante famiglie rom sgomberate dal campo di Triboniano , con le quali era stato anche firmato un originale “patto di legalità e socialità”, appositamente elaborato. Dopo la denuncia di un gruppo di aderenti alla Lega, Maroni si è fiondato al Comune di Milano ed ha obbligato la Sindaca ad una clamorosa marcia indietro, facendo cancellare i contratti già firmati. “Niente case popolari ai rom” ha proclamato Maroni. A dare alloggi agli sgomberati ci pensino le associazioni del terzo settore (che hanno minacciato di non occuparsi più dello sgombero dei campi nomadi). Letizia Moratti aveva dichiarato giorni fa di applicare, nei confronti dei rom, “una linea di rigore ma anche di umanità per le fragilità di chi ha diritto di rimanere”. Era il “Modello Milano”. Ma la Lega ha fatto saltare il banco!