La logica della libertà
Non mi è facile capire per quali percorsi passi la libertà.
Passa dalla frase, ripetutami spesso durante l’infanzia, “La mia libertà finisce dove inizia la tua”? Passa forse dalla scelta, dall’essere capaci di prendere una strada senza condizionamenti? Passa dal non annuire ma rinforzare ogni “sì” e ogni “no” che diciamo? Libertà, la chiamiamo quando non c’è, libertà la gridiamo quando ce la strappano di dosso, ma cos’è quando l’abbiamo? Libertà, l’ho vista su tante bandiere ma non credo che passi da lì. Libertà, l’ho vista scritta nel cartellone pubblicitario del supermercato ma non mi è sembrato giusto che fosse scontata al 40% . Libertà, non era oggi in televisione e nemmeno ieri. Libertà: ne parlava, credo, uno striscione ma quando l’hanno appeso qualcuno è passato e l’ha strappato via
Ma stamattina è successo un fatto strano, mi pare di averla vista per strada insieme a un cane senza guinzaglio e il suo padrone, che con un solo sguardo sapevano dove andare.
stefania, devi essere giovanissima per poter pensare che un simbolo di libertà sia il cane con il suo padrone, rifletti sulle parole “cane” e poi ” padrone” non è un guinzaglio a fare la differenza!
sono d’accordo con nicola. ma com’è possibile che la libertà sia ridotta così male da essere rappresentata da un cane e da un PADRONE!!! La parola “padrone” mi da i brividi…. e “LIBERISSIME” cosa vuol dire per l’autrice di questo articolo? forse due cani con due padroni? o forse moltissimi cani con moltissimi padroni!!!!!????
Il cane e il suo padrone non era che un’ immagine che rappresentava un legame, a mio parere libero, fatto di rispetto e di affetto…niente di più…nessuna dietrologia.Solo immagini che evocavano qualcosa e che avevo voglia di condividere con i lettori del sito.Nella parola padrone non si voleva simboleggiare l’egemonia dell’uomo sull’animale ma si trattava solo , ribadisco, di evocare un’immagine che mi sembrava bella ma che evidentemente non sono riuscita, almeno a voi due, a trasmettere. Liberissime per me significa che questo spazio è uno spazio disponibile al dialogo senza padroni che lo precludano o lo censurino.Grazie comunque forse la libertà passa anche da qui.
Sono d’accordo con te Stefania. Solo chi ha un cane e lo rispetta sa quanto l’immagine che tu richiami assomigli all’idea di libertà. Un cane che corre senza guinzaglio, potendo annusare, sparire dietro il fogliame e poi ricomparire e avvicinarsi, con la sicurezza di non essere abbandonato dalla sua “padrona” che segue altri pensieri, ma che da lui si sente protetto.. è una relazione libera perchè entrambi, pur diversi e autonomi, “insieme con uno sguardo sanno dove andare “. E per il cane, dopo la gioia di una passeggiata nella natura, rimettere il guinzaglio non sarà mai una schiavitù, ma il momento gioioso del ritorno a casa..
parlate al posto dei cani?….mah….ragazze…. perchè non li intervistiamo i cani???? chissà cosa pensano i cani di noi…. non siamo così sicuri di mettere parole in bocca ai cani o ai gatti,,, quello che diciamo sono le nostre parole…..gli animali nascono per essere liberi come le persone…nessun giunzaglio nè per i cani nè x le persone. cmq x la libertà non è un’ immagine bella quella del cane al giunzaglio e del padrone. stefi cercane un’altra…dai !!!!!!
Sarebbe bello che, mettendo da parte certi toni, si rispettasse l’ “immagine” che Stefania ha pensato, provando semmai a proporne altre.
cara stefania, cara f.v un leone in gabbia, dato le vostre teorie, va bene per rappresentare la libertà?
Non pensavo che l’immagine di un cane senza guinzaglio (senza!!!!) potesse provocare tali polemiche.
Era solo un’immagine, forse il ricordo di un vissuto personale, che mi trasmetteva qualcosa e che non mi sembrava una cosa così atroce come la dipingete.
Pensavo che fosse un immagine poetica:due esseri liberi che sanno ascoltarsi e capirsi, che sanno con un solo sguardo rispettarsi…SENZA GUINZAGLI!!!!!!!
Ognuno ha diritto alla sua opinione ma dipingermi come una che crede che gli animali vadano tenuti come oggetti propri e per questo al guinzaglio non è giusto e soprattutto non c’entra con ciò che ho scritto.
Forse potevo scegliere un’ altra immagine ma quella mi è venuta in mente e non mi sembra così scandalosa.
ciao stefania, tu l’hai capito, spero, che non c’era nessun tono ma dicevo la mia idea. Il sig. f.v non ha capito. la parola “padrone” mi fa impressione. tutti gli animali domestici stanno nelle case e spero siano trattati bene,, quello che voglio dire è che l’immagine del cane al guinzaglio e del padrone non possono darmi l’idea di libertà, poi non sono io che come dice il sig. f,v, devo proporre altre immagini perchè non devo scrivere un articolo. ho commentato il tuo e l’immagine che hai pensato non la condivido. se commentiamo è x scambiarci opinioni. esprimere le nostre idee non è avere “certi toni” e offendere. io penso agli animali liberi nelle foreste e nei parchi, non mi piace che abbiano padroni e che stiano al guinzaglio. sono per l’abolizione del circo e antivivisezionista. non discuto l’affetto che ci può essere tra gli animali e le persone che li tengono in casa, ma la libertà con questo non ha niente a che vedere secondo me. Ciao.
Cara Daniela, mi chiamo Francesca, Vorrei ancora aggiungere che la letteratura è piena di “immagini” di cani e di chi di loro si prende cura. Chi accoglie un cane per evitargli sicuri maltrattamenti e abbandoni crudeli, non può non essere contrario al circo e alla vivisezione, e certamente farà di tutto per procurare benessere al cane,..La libertà è in una relazione di cura: spazio di rispetto della vita di un altro essere. Un cane certamente si affeziona a chi l’accoglie e la casa e le passeggiate diventano i luoghi del suo benessere. Ho sentito di dover intervenire in questo scambio perchè è iniziato con una contestazione di una semplice immagine che Stefania ha associato alla libertà. Le immagini sono molto personali, perchè rievocano sensazioni non sempre condivisibili. E’ sul concetto di libertà che invece possiamo confrontarci, ma forse non in questa sede. Ciao.
scusa,ti ho scambiata x un uomo ma nel tuo commento hai scritto “mi sento protetto” e ho equivocato.hai ragione a dire che gli animali devono essere presi in cura da noi.io ho una gatta che amo e faccio la volontaria al canile portando da mangiare ai cani,ma questo è un altro discorso.la vita oltre che la letteratura sono piene di cani o altri animali adottati dalle persone.sono d’accordo con te su questo,ma non sono d’accordo sul fatto che avere detto che un cane e un padrone non possono,secondo me,rappresentare la libertà abbia potuto essere scambiato x contestazione o può essere stato offensivo.se c’è questo spazio per commentare ho detto la mia.forse perchè sono romanticona e ho 24 anni penso che le nuvole o il vento mi possono fare pensare alla libertà e non l’immagine di stefania che mi ha trasmesso una cosa diversa (non bella)anche se lei aveva altre intenzioni.ciao a tutte.mi piace questo sito che fa incontrare x caso.alla prossima se ci sarà!!!