quel che resta della terra
Dunque, la resistenza di Terzigno ha vinto, la discarica nel Parco del Vesuvio non si farà a dispetto dell’immancabile ‹noi andiamo avanti› dei duri governativi. La popolazione non ha dismesso però la mobilitazione, saggiamente, non vedendo ancora soluzioni programmatiche al problema dello smaltimento dei rifiuti prodotti da un’area molto vasta di Comuni campani. E fanno bene, perché la malavita interessata a creare discariche che sono fonte di guadagni facili e fruttuosi, non sente ragioni, non molla l’osso perché la gente vuole aria pulita e spazi verdi per i figli, altrimenti come sgombra in soli tre giorni la spazzatura accumulata e far fare bella figura al premier? D’altra parte c’è di nuovo che molti agricoltori, per adesso solo pugliesi, sono costretti a cedere le loro aziende per aver contratto debiti che non possono onorare, in mancanza di sostegni pubblici, e che ‘ndrangheta e camorra fanno già una fila lunga di acquirenti famelici e danarosi.
La notizia dovrebbe far sobbalzare dai privilegiatissimi scranni tutta la classe politica e portarla ad agire subito, prima dei lodi salva premier e delle riforme “contro” la scuola la giustizia la Costituzione. Basta pochissimo per figurarsi le orribili mutazioni di territori e paesaggi allo scomparire dell’agricoltura, che Emilio Sereni diceva essere principio e presidio del paesaggio italiano, sostituita se va bene da campi abbandonati o, più probabilmente, da capannoni discariche villettopoli cementificazione varia e abbondante. E Campania e Sicilia sono molto vicine alla Puglia, e anche ottimamente attrezzate in fatto di malavita organizzata.
Già non siamo messi bene per cura del territorio, che frana e crolla per dissesti idrogeologici e abusivismo, figurarsi se abbandonano anche quei temerari che sfidando mafie e burocrazie tengono duro per produrre, anche nelle terre requisite ai mafiosi, alimenti sani buoni e puliti.
Mettiamo insieme le due cose: legalità e cura della terra fanno bene al territorio e costruiscono paesaggio, il bel paesaggio italiano già in grave sofferenza. Non lasciamoli alle mafie.