No alla riforma.General Strike.
“No alla riforma. General Strike” . Sono queste le parole che si possono leggere sullo striscione appeso da un gruppo di studenti universitari sulla torre di Pisa. Sono stati distribuiti ai turisti volantini in lingue diverse, inglese, francese, tedesco, per spiegare loro i punti critici della riforma. Una riforma che mortificando e limitando quello che è il nostro diritto allo studio, non può che mortificare quello che è anche il nostro patrimonio culturale. Non è stata casuale la scelta di occupare la torre pendente. Né è stata casuale la scelta di far suonare la campana della torre del conte Ugolino. Non è vero che “ la cultura non si mangia”, noi abbiamo il diritto a nutrirci di quella che è la nostra storia, il nostro passato, la nostra tradizione, il nostro presente, abbiamo bisogno di nutrirci di pane come di poesia, di arte, abbiamo bisogno di riscoprire una nostra identità culturale, di essere educati nel senso pieno della parola. Non voglio ribadire concetti già ampiamente discussi, però credo che investire sull’educazione di noi giovani implichi la valorizzazione di un’identità collettiva, che vive attraverso la consapevolezza del passato e che nello stesso tempo vuole esprimersi in un futuro ormai poco concret