Elena Fava: Catania non diventi la capitale della nuova borghesia mafiosa!
La figlia (poco conosciuta) di Giuseppe Fava, è medico – e non è mai salita sulle ribalte dell’antimafia. Ma la sua consapevolezza è forte, e lo è altrettanto la sua volontà di risvegliare la propria città da una sorta di “palude politica” in cui rischia di affondare. Consegnando la targa del “Premio Fava” a cinque giovani cronisti calabresi minacciati dalla ‘ndrangheta, ha dichiarato di riporre le sue speranze nella nuova generazione “quella che non ha ancora superato i 25 anni, non si è ancora trovata davanti al bivio o il pane o la libertà delle idee..Sia essa a ribellarsi alla palude che è tornata ad inghiottire Catania”. Al giornalista che le ha chiesto: “Nessuna speranza?”, ha lucidamente risposto: “La speranza è nella sfida che porto avanti con le opere teatrali di mio padre, che a Catania nessuno vuole mettere in scena e che trovano sponsor solo fuori”.