una formula, una formula per il mio regno

5 gennaio 2011 di: Fortunata Pace

Sempre tutto e il contrario di tutto nella politica di casa nostra. Che dire: della grande quantità di precari al sicuro – e buon per loro certamente – ma senza una programmazione per rendere produttive queste forze lavoro? O dei magnifici tre che si accaparrano le pagine di oggi, Berluscomi, Bossi, Tremonti? Vada per la seconda: Bossi dice «andiamo a votare, questa situazione la Lega non la regge…» e poi, a stretto giro di posta, dichiara «il presidente del Consiglio è un bauscione ma non dice balle, e la maggioranza per continuare ci sarà….». Frattanto cena due volte di seguito, da solo o con i suoi, col carissimo Tremonti. Che sappiamo bene godere la stima di molti, anche a sinistra. Ma che altrettanti temono come il rimedio peggiore del male. Al sud soprattutto, dove, se come capo di governo dovesse arrivare questo solerte “primo della classe”, non resterebbe neppure l’aria per respirare. Ed è proprio questo che attrae palesemente il Senatùr. Se qualcuno può garantirgli l’agognato federalismo, va tutto bene, per giunta così com’è a tutto danno del meridione, e soprattutto di una Sicilia che la sua autonomia a statuto speciale l’ha sempre buttata via come calza piena di carbone della befana malefica.

Ma non si spiega perché, questa Sicilia, debba diventare una misera colonia ai piedi di un’Italia di cui, in anno di celebrazioni, si sta cancellando l’unità. Certo per il presidente Napolitano le cose si presentano dure e difficili anche se la sua dignità, la sua saggezza, la sua lucida consapevolezza, ci sono di conforto.

Ma cosa sperare in questo primo trimestre del nuovo anno, mentre un quadro economico beffardo svuota le tasche di tanti italiani e colma quelle di tanti altri? Come appaiono assurdi i giochi di Palazzo per mantenere primati di governo, ma senza uno straccio di idee per governare!

Ci avete fatto caso? A Mediaset si sprecano i servizi sul malgoverno siciliano. Sia il telegiornale della quinta rete, sia Striscia la notizia mettono in risalto sprechi, omissioni, paradossi e quant’altro. Non che abbiano torto, ma come mai solo adesso? Sarà che Lombardo si congiunge con Casini, Fini e Rutelli, sarà che col giocattolo Sicilia ci trastulliamo anche noi, ma lo scenario è squallido. Per ciò che dice, di orientamenti e sprechi in un’isola senza obbiettivi chiari né condivisibili finalità, e per il manganello mediatico che si tira fuori a comando nel balletto di alleanze che vanno e vengono, di voti che servono e si comprano e cosucce del genere.

Cose che nulla hanno a che vedere con la serietà e competenza di una classe dirigente, di un quadro politico di governo come non se ne trovano più in Italia e, purtroppo, neppure in Sicilia.

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