la Sicilia alla Berlinale, magica
In confronto al freddissimo inverno 2010 che ha fatto gelare i fiumi e coperto di neve la città come non succedeva da almeno 50 anni, un febbraio senza pioggia e dal cielo terso che mostra perfino rossi tramonti sembra già annunciare la primavera. La città è in preda alla febbre da Berlinale, ovunque la gente assorta nello studio del programma o pronta ad affrontare ore di coda per comprare i biglietti. Esauriti quelli per Qualunquemente, l’Italia e la Sicilia sono sempre all´ordine del giorno. Sugli scaffali delle librerie campeggiano i libri di Saviano e Carofiglio, insieme a quelli della giornalista Petra Reske e di altri studiosi tedeschi. Sulla metro una vignetta con Berlusconi dietro le sbarre con divisa a strisce, sui giornali e sulle Tv (un lungo documentario su Artè ne ha mostrato la sospetta ascesa) incredulità e rifiuto. Il direttore dell´Istituto Italiano di Cultura prof. Bolaffi, presentando il filosofo Roberto Esposito rivendica la forza della libertà di pensiero, in un momento oscuro. Una Sicilia magica, avvolta da una luce abbagliante appare nelle immagini della siracusana Lidia Tirri, ormai affermata fotografa berlinese. Vale la pena di confrontare il suo sguardo nostalgico sulla terra d’origine e quello acuto e straniato sulla città di adozione. Ne riparleremo.
Gentile Rita grazie di farci sognare con queste corrispondenze da Berlino, dove penso che lei viva, città migliori nazioni migliori.