angelino bocca di rosa
Graziosissimo ministro Alfano detto Angelino o come optional anche Angelino Jolie. Si ministro permetta l’accostamento con la diva: le sue labbra turgide e sempre imbronciate sono la fotocopia di quelle di Angelina Jolie che ha percorso tanti tappeti rossi e tanti sogni di uomini di varie età. Vi è, ministro, nelle vostre carnose bocche una promessa segreta che si spera sia, una cornucopia di sensualità, da parte dell’attrice, mentre da parte sua un dispensatore a gogo di saggezze e parole profonde. Abituati alle trote, siamo felici di avere saputo, anche se sono seguite, come è stile di palazzo Grazioli, smentite e smentite alle smentite, che lei sarà un delfino, non da uccidere o inscatolare, spacciandolo per tonno, come fanno tanti industriali che si dicono amanti di fauna marina, ma un delfino da ammaestrare anzi già ammaestrato e abituato a obbedire a qualunque idea del suo monarca. Ci chiediamo, in verità, quali siano queste idee, perché finora, tranne quella di salvare il premier dalle patrie galere, non ne sono circolate molte in giro, ma a volte basta il pensiero. Nel suo caso, ed è già tanto, basta il fatto di sapere che idee e progetti sono i compiti dell’erede al trono. No, non vogliamo confonderlo con l’onnipresente Emanuele Filiberto disposto a qualunque lavoro televisivo.
No, ministro Alfano, siamo sicuri: lei non ballerà mai il valzer con l’Annunziata né il tip-tap con la Bignardi. No, noi vogliamo sperare che lei porterà con sé in un’aria nuova: il nuovo che avanza. Il nuovo? Dimenticavo, ministro, lei viene direttamente dalla Dc di Agrigento, città ricca di antichi templi ma anche piena d’idee antiquate. Da lì la tolse il suo amico Gianfranco Miccichè e direttamente la portò ad Arcore. Si dice che impiegò molto tempo per spiegare a Berlusconi chi fosse quel ragazzo dalle belle labbra. Certo è che in breve tempo lei riuscì a perdere (solo in parte) il suo accento siciliano ma riuscì a guadagnare tutta intera la scrivania nella stanza accanto a quella di Berlusconi. La democristiana abilità nel tessere e scucire alleanze, negli ultimi due anni, ha fatto dimenticare la sua amicizia con Ciancimino figlio ed ha spezzato il cuore a Miccichè e a Stefania Prestigiacomo, resisi tardivamente conto che ormai il Guardasigilli è il vero padrone del Pdl in Sicilia. Veramente di giustizia in senso stretto lei, ministro Alfano, si è occupato ben poco prima di arrivare fin qui. Laureatosi in legge alla Cattolica a Milano, non ha mai preso l’abilitazione per fare l’avvocato, e dunque non ha mai affrontato la trincea forense, non ha mai indossato la toga come invece fa spesso sua moglie, miceli,Tiziana Miceli, 37 anni, che è invece un avvocato molto richiesto nel civile. Ed è anche una professionista che riceve consulenze esterne da parte di pubbliche amministrazioni, gestite prima da Forza Italia, ora dal Pdl. Le nomine sembrano coincidere con la sua ascesa politica. Ma noi siamo sicuri siano solo calunnie. l’Avvocato Tiziana Miceli è anche iscritta all’albo dei conciliatori ed ha saputo infatti, anche nella vita, conciliare politica, famiglia, casa, chiesa, figli e anche guadagni. Infatti all’ultima dichiarazione dei redditi, il reddito di sua moglie superava di molto quello suo, caro Ministro Angelino. Anche questo è quel qualcosa in più che non guasta. Ad una coppia così tipicamente dei nostri tempi come la vostra, non possiamo che fare i migliori auguri di vita lunga, di processi sempre più brevi, e che, fra smentite e affermazioni e contro smentite, lei sia davvero un ottimo delfino. Mi viene in mente il povero figlio di Bossi, che da delfino fu declassato in trota, speriamo invece che lei aumenti di potenza e grado senza però mai tramutarsi, come le hanno finora insegnato, in orca o squalo.
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Apprezzo la satira di Silvana Fernandez, ma confesso che da qualche tempo non riesco più a ridere degli uomini e delle donne che governano il nostro paese. Ho cercato di ridere fino a qualche tempo fa, per non avvilirmi; ora riesco solo a restare “seria” di fronte a tanto -fango-, ed è questo, la serietà, l’unico sentimento che mi permette di superare quell’indignazione che paralizza e di trovare ancora la forza di credere in un’altra politica,
Un brava per Silvana che migliora sempre, raggiungendo livelli di comicità pura, per non parlare delle fotografie adattissime, non sono della stessa opinione di francesca, la satira, è tipica dei momenti di crisi ricordiamo Pasquino e le sue pasquinate che aiutarono la fine dei Papa re.
Il riso fa buon sangue e ho riso, ho riso molto non solo per il pezzo satirico e comico di silvana fernandez, ma anche per l’immagine del cherubino angelino che rosanna pirajno ha scelto e che è divertente e comico quanto l’articolo. Complimenti ad entrambe!!
Cara Silvana, non sapevo dei tuoi studi zoologici, mi hai descritto un delfino con le labbra turgide che scorazza per i mari senza abilitazione professionale di avvocato, come sono fiera che solo qui in italia abbiamo questi mostriciattoli!
Grazie Silvana e complimenti sei irresistibile, riesci, come sempre, a farci ridere con stile e buon gusto.
Brava Silvana, riesci sempre con un sorriso a descrivere anche le situazioni più tragiche e deludenti! ben venga la satira che con ironia allevia la delusione!
proprio in questi particolari momenti storici e politici la satira ha più senso e parla a tutti, ma purtroppo non tutti la capiscono. Infatti Berlusconi e la sua cricca la censurano perché la temono. Va bene così fernandez, vai avanti!!!
Cara Silvana,
la satira ha il grande potere di rendere lieve ciò che lieve non è.
Il nostro ministro della Giustizia, corrisponde perfettamente al curriculum-vitae presentato dai nostri politici attuali.
Non devono brillare perché offuscherebbero la luce emanata dal leader.
Devono essere un bel contorno. Ma non di più, perché la migliore pietanza è lui.
E’ un tal festival di mediocrità che è veramente difficile credere che la situazione possa migliorare a breve.
Con rispetto,
ciao Silvana, grazie delle risate perchè questo producono i tuoi pezzi risate e non più sorrisi, anche però scoramenti perchè che tutti hanno la rogna lo sappiamo ma anche la lebbra? Chissà se ti ricordi di me?
grazie dell’attenzione, dei commenti gentili, spero che oltre le risate voi possiate acquisire, dai miei pezzi, piccoli elementi di denuncia che non devono immalinconire ma, capendo chi abbiamo attorno, darci più sicurezza nella lotta quotidiana, grazie Rosamaria che credo di avere riconosciuto, a tutti auguri.