le nostre comuni sorti repubblicane e democratiche

21 aprile 2011 di: Evelina Santangelo

L’attacco all’articolo 1 della Costituzione segna a mio avviso una via di non ritorno. Molti principi e norme costituzionali, di fatto, sono stati resi puramente nominali, anzi, sono stati resi «culturalmente» irrilevanti. Questa maggioranza con il suo presidente del consiglio ormai esprime una visione palesemente al di fuori dell’arco costituzionale, visione che si sta cercando in tutti i modi di tradurre in atti legislativi. Mettere in discussione l’articolo 1 della Costituzione, il caposaldo da cui deriva tutta la nostra democrazia repubblicana, rappresenta un atto palese di destabilizzazione democratica, un atto che sembra volto soprattutto a valutare la reattività dell’opinione pubblica, a valutare cioè fin dove l’opinione pubblica permetterà a questo governo di spingersi nello smantellamento dello stato di diritto. L’arroganza della sfida è evidente. Starà a noi, in quanto opinione pubblica, indipendentemente dagli orientamenti politici, porre un argine a una deriva che rischia di travolgere l’impianto democratico di questo paese. Questa non è una battaglia politica, questa è una battaglia civile che riguarda chiunque, chiunque abbia a cuore le nostre comuni sorti repubblicane e democratiche!

Art. 1 Costituzione Repubblica Italiana

«L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.  La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione».

(Evelina Santangelo ha postato su facebook il presente messaggio, che noi condiviamo  e a nostra volta postiamo sul sito insieme  all’invito a tutti di «moltiplicarlo il più possibile  (o messaggi simili). Oggi le battaglie si combattono con l’informazione e la condivisione di visioni comuni, perché non si riducano a essere una somma di voci isolate. Facciamo di questi messaggi un’onda di indignazione civile».

2 commenti su questo articolo:

  1. Dici bene Evelina: è una battaglia civile che riguarda noi e il mantenimento della democraza in questo paese. E’ evidente che, al di là degli orientamenti politici, la battaglia che si profila e ci impegnerà dovrà vederci unite. L’unione è la forza motrice di ogni possibile azione di contrasto alla deriva.

  2. Daniela scrive:

    Dalle ultime notizie pare che ci stiano ripensando, ce lo auguriamo, ma in ogni caso la battaglia, se provano a modificare l’art. 1 della costituzione va fatta a pieno campo.

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