Chantal Hughes, a nome della Commissione europea, dichiara: “Il decreto del governo italiano sulla concessione delle spiagge non è conforme alle regole europee”

8 maggio 2011 di: mezzocielo

Chantal Hughes, portavoce del Commissario europeo “al mercato interno” (Michel Barnier) ha criticato fortemente il decreto del governo italiano varato il 5 maggio scorso, che prevede – tra l’altro – la concessione delle spiagge ai privati per 90 anni (!!), nonché il rinnovo – senza gara – delle concessioni stesse. Le regole europee – ha chiarito la funzionaria – prevedono che i beni pubblici possano essere dati in concessione solo per una “durata limitata adeguata”, e dopo una gara aperta a tutti gli operatori del Continente (vedi Direttiva Servizi approvata nel 2006). Nei confronti della situazione esistente in Italia la Commissione europea aveva già aperto nel gennaio 2009, una “procedura d’infrazione”, richiamandola con una successiva lettera il 5 maggio 2010. Il Governo Berlusconi non ha risposto; e, con le misure citate, chiude per 90 anni il mercato italiano, blocca la concorrenza, impedisce migliori servizi. Questo se il decreto verrà approvato….Ma l’opposizione è mobilitata per una sua bocciatura. “Il decreto – hanno detto i senatori del PD – concederebbe una lucrosa rendita di posizione a pochi, e darebbe il via libera all’ulteriore cementificazione dei nostri litorali”. Il leader dei Verdi ha dichiarato: “Sulle spiagge potranno essere realizzati oltre 10 milioni di m3 di cemento”. Questo decreto va respinto.

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