Il male degli uomini (e delle donne)
Su Yara, tredicenne ignara e inerme, come su Sara, fiduciosa in casa degli zii che l’avevanovista bambina, si è abbattuto con micidiale pesantezza tutto il male di cui gli uomini sono capaci. Il precipitare di questa scure su due figlie, così simili a quelle che abbiamo noi in casa, acerbe, sorridenti, ci ha lasciato atterriti; e in realtà, nemmeno quando avessimo i colpevoli con certezza individuati e condannati, quei nomi – Avetrana, Brembate – smetteranno, nel sentirli nominare, di dolere come un nervo scoperto: che cosa è stato laggiù, e perché tanto spaventevole male
Marina Corradi, da Avvenire, 29 maggio