vengo anch’io! no, voi no
È stato come uscire da un lungo incubo, sono venuta apposta dall’Inghilterra, dalla Germania, dalla Sicilia, da Roma, per votare, per festeggiare questa grande vittoria, sono felice, è una vittoria di tutta la sinistra, non se ne poteva più, è un ritorno alla politica partecipata, merito dei tanti giovani che si sono mobilitati per il loro futuro, non ci sentiamo più ospiti della nostra città ma finalmente a casa, ha trionfato la gentilezza sull’arroganza, abbiamo sopportato troppo a lungo, tutto è cominciato il 13 febbraio con le donne in piazza a gridare Se non ora, quando? il vento è cambiato, ci sono stati tanti segnali che neppure la sinistra ha percepito appieno, non si tratta ormai di destra e sinistra ma di persone che sanno intercettare i bisogni di altre persone, la città non è stata espugnata ma da sé si è liberata dal giogo, nessuna promessa per illudere l’elettorato, pacatezza e ragionevolezza, migliaia di volontari al lavoro per la campagna elettorale, mai si era visto tanto entusiasmo in questa città, è tornata la voglia di fare politica della polis, abbiamo il sindaco più bello del mondo, e il più forte, e il più giovane, felicità gioia contentezza entusiasmo partecipazione vicinanza ….
E che sarà mai! Manco avesse vinto il centro sinistra dopo un ventennio di berlusconismo che ha ottenebrato menti coscienze e schede elettorali, con tutte quelle barzellette volgari e le risate crasse dei sottoposti e i signorsì e i colonnelli schierati in difesa perenne e le guardie del corpo e il predellino e i tacchi e il doppiopetto blu e le bandane e i copricapo per ogni stagione e il presidente zelig e le promesse a vuoto e il nucleare e la munnizza e il ponte sullo stretto e la scuola dei preti e la giustizia in mano ai giudici rossi e i baciamano al tiranno e le corna al summit e il cucù alla cancelliera e il kapò all’eurodeputato e senza cervello gli elettori di sinistra e la sinistra che non si lava e puzza e i coglioni che non votano per me e vi tolgo l’ici e vi faccio il campo da golf e vi condono gli abusi e i falsi in bilancio ed evadere il fisco è cosa giusta e compro casa e compro deputati e compro dignità e compro escort e veline e compro giornali e tv e compro giornalisti e compro giudici e finanzieri e compro avvocati e legittimo impedimento e compro case editrici e farfalline d’oro e vado avanti con il programma e sono perseguitato dalla giustizia e dai comunisti e dall’odio e voglio essere amato e sono unto del signore e sono gioviale e aiuto le belle ragazze e tengo cene eleganti e quello mi dedica canzoni e quell’altro poesie, mi manca ancora la statua in vita e poi sarò il vostro imperatore.
Stop, gli italiani e i sardi lo hanno fermato, per i siciliani bisogna portare pazienza, ancora un giro a vuoto, siamo gente posata e riflessiva, noi.
Brava Rosanna Pirajno; articolo costruito benissimo, acuto e descrittivo di una situazione non più tollerabile. Berlusconi sconfitto per la gioia di una larghissima parte di italiani. La festa di liberazione nazionale è solo rinviata… speriamo alle prossime politiche.
grazie, Lucilla!
Complimenti Rosanna per l’articolo che mi trova d’accordo con chi ha commentato prima di me. Festeggio con te questa uscita (ancora parziale) da un lungo incubo. Abbiamo ancora un pezzo di tunnel da superare, ma il vento ci spinge in avanti.
Bravissima Rosanna, il tono lo stile la velocità della tua scrittura sono fulminanti e tirano molto, grazie ci voleva
Bellissimo articolo, pungente e fatto bene. io sono contentissima di godermi questa vittoria che anche se non totale è STRAORDINARIA!
La festa è cominciata. In questo articolo è condensato tutto berlusconi, le sue false promesse, il danno enorme che ha arrecato all’italia e agli italiani e il resto che tu ripeti con tutte quelle “e” che lasciano senza fiato ma che danno alla scrittura un ritmo piacevolissimo. Complimenti.
Gentile Rosanna, un ottimo articolo,una carrellata su quello che abbiamo dovuto sopportare che fa pensare:-ma eravamo pazzi?-”
sono contenta degli apprezzamenti, caspita! le carezze fanno meglio dei calci in bocca, direbbe il Catalano di arboriana memoria, ve lo ricordate? avere dei riscontri a quello che si pensa e si scrive è un bellissimo segnale, grazie e continuate a leggerci. A Paolo vorrei dire che, è vero, dovremmo domandarci se siamo stati pazzi a sopportare l’indicibile e l’insopportabile, ma non lo faremo, non lo hanno fatto neppure le “folle oceaniche” che osannavano il pazzo che li mandava alla guerra, figuriamoci, la vanità non fa ammettere errori.
semplicemente geniale!!!Brava! Bruna e Ugo
detto da due che se ne intendono, whuuuauuuuu! lo metto in bacheca!!!!
Bravissima, un articolo lucido e intelligente con quel pizzico di ironia che lo rende più gustoso.