La sindaca Marta Vincenzi consegna la cittadinanza onoraria di Genova al giornalista Mark Covell, picchiato dalla polizia la notte del G8
Bella la sua dichiarazione: “Genova vuole essere la città dei diritti e della democrazia. In quei giorni (luglio 2001) a Genova ci fu una sospensione dei diritti: da allora, ogni anno, la città organizza una settimana di riflessione su quelle giornate”. Quest’anno è stato messo al centro il tema dei “giusti”. I giusti sono coloro che non rinunciano a dire, a testimoniare, anche a costo del sacrificio personale. Uno di questi è stato il giornalista Mark Covell, che in quei giorni fu picchiato e ricoverato in ospedale. Per la sua cittadinanza onoraria il Consiglio comunale di Genova ha votato all’unanimità. Oggi Marta Vincenzi ricorda un fatto denunciato, ma forse ora dimenticato. “Il custode di una scuola di Quarto, dipendente dalla Provincia (in quel periodo Marta Vincenzi era presidente della provincia ) mi avvertì che c’era chi portava nella scuola ..sacchi con pietre…e che sotto il cavalcavia vicino c’erano strani movimenti ..Io avvertii la questura, ma non successe nulla. Li lasciarono fare!”. Si trattava molto probabilmente dei movimenti di (veri o falsi) black-block. (da “l Unità”, 21.7.011)