domande d’estate a Casini e Lombardo

13 agosto 2011 di: Fortunata Pace

Un’estate con la politica addosso, con la casta a rischio di qualche migliaio di euro in meno, con tutti gli altri che – fatta eccezione per i soliti ricchi o fortunati o faccendieri - tirano la carretta e cercano sudati e stanchi, a bordo di auto ancora non del tutto pagate e benzina a piccole dosi, di guadagnarsi un lembo di mare mediamente inquinato.

Cosa sta per avvenire non conforta né in sede nazionale né altrove. Le dichiarazioni della maggioranza non sono coerenti tra loro anche se i voti al momento giusto si raccattano e il governo sia pur traballante mette in conto qualche buona stampella, non ultima, quella di Casini. Ne abbiamo detto più volte. Se c’è un politico che spiattellando credibili argomenti, ondeggia con buona grazia da Berlusconi a Bersani, passando per Rutelli e Fini, rapidamente lasciati al palo, è proprio il bel Pierferdinando. Ma ci dica, ci dica, cosa ha davvero in mente, illustre rappresentante del famoso Centro, perché davvero qualche dettaglio ci sfugge!

E se per distrarci guardiamo alla politica del governo Lombardo, questa ci sfugge del tutto. Il nostro governatore è abilissimo, sa certamente giocare a carte e sa mescolarle facendole volare in aria e ricadere a posto per tempo. Qui da noi la manovra di bilancio, se scrupolosamente seguita, è più chiara e finalizzata di quella nazionale. Qualche riflessione ancora e la Sicilia potrebbe avvalersi di alcune risorse chiave. E il governo nazionale stare attento e captarne il senso più ampio che va oltre lo stretto. Ma sarà tutto come sulla carta? E con chi e con quale dettagliato programma il governatore vorrà proseguire, tenendo banco giusto come si diceva e puntando sulla spregiudicatezza di una classe politica ormai poco capace di identità, per difendere uno spazio personale che, tra non molto, le elezioni potrebbero allargare?

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