feriae augusti, tutti in ferie
Chiuso per ferie. Ecco il leit motiv della settimana di ferragosto. Sarà bene, per ferragosto, non avere neppure una emicrania perché sarà una impresa trovare una farmacia aperta; stare perfettamente in salute è un obbligo perché di medici neppure l’ombra, non resta che il pronto soccorso. Le città chiudono per ferie. Negozi sbarrati e tutti a fare la gita fuori porta oppure, ancor meglio, partire per lidi più o meno lontani. Ferragosto è una data molto simile alla sera di San Silvestro: è d’obbligo non stare soli, a casa, bisogna fare qualcosa per forza. Devi andare al mare, ai laghi, in campagna, stare in compagnia di amici e parenti per mangiate pantagrueliche che è bene finire con qualche fetta di “muluni” rinfrescante. Se dici che resterai in casa, condizionatore d’aria doverosamente acceso, comodamente seduto sulla poltrona preferita, bibita fresca da un lato e un buon libro dall’altro, o sei un depresso cronico o un asociale. E sì perché, in fondo, come devono andare le cose ce lo dicono già i nostri antenati romani. Le “feriae Augusti” furono inventate da Ottaviano Augusto per auto commemorarsi e le pose nel mese dove già erano altre feste in onore della fine dei grandi lavori agricoli. Si evitava ogni lavoro e persino muli e asini venivano parati a festa. I contadini facevano gli auguri ai padroni che davano loro una mancia. Insomma per un giorno tutti a far festa. E, allora, buon ferragosto a tutti.