La sinistra e la questione morale trent’anni dopo
IL 28 LUGLIO del 1981 Repubblica pubblicò una lunga intervista con Enrico Berlinguer. Il tema era la questione morale.
Il punto centrale dell’intervista fu questa frase di Berlinguer: “La questione morale non si esaurisce nel fatto che, essendoci dei ladri, dei corrotti, dei concussori in alte sfere della politica e dell’amministrazione, bisogna scovarli, denunciarli e metterli in galera. La questione morale nell’Italia di oggi fa tutt’uno con l’occupazione dello Stato da parte dei partiti governativi e delle loro correnti, fa tutt’uno con la guerra per bande e con i metodi di governo di costoro”.
E più oltre: “I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le istituzioni a partire dal governo. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la Rai, alcuni grandi giornali. Oggi c’è il pericolo che il maggior quotidiano italiano, il Corriere della Sera, cada in mano di questo o quel partito. Tutto è lottizzato e spartito. Tutte le operazioni che le diverse istituzioni sono chiamate a compiere sono viste prevalentemente in funzione dell’interesse di partito e di corrente e del clan cui si deve la carica. Un credito bancario viene concesso se procura vantaggi di clientela, un’autorizzazione viene data, un appalto viene aggiudicato, una cattedra viene assegnata, un’attrezzatura di laboratorio viene finanziata, se i beneficiari fanno atto di fedeltà al partito che procura quei vantaggi. La situazione è drammatica” ( …)
A rivisitarla oggi si arriva alla conclusione che la terapia abbia funzionato ben poco ed anzi che il malanno diagnosticato da Berlinguer e poi colpito dall’azione della magistratura negli anni dal ‘92 al ‘94, si sia ulteriormente aggravato. Se tanti anni fa la corruzione andava a vantaggio dei partiti e delle correnti, oggi va a vantaggio di semplici individui. C’è stata cioè una personalizzazione della corruzione che emana dal vertice del potere esecutivo con l’acquiescenza di quello legislativo e le leggi “ad personam”. Il resto viene da sé a cascata, con la creazione di un’immensa clientela che partecipa alla spartizione del bottino attraverso il sopruso sul più debole.
Eugenio Scalfari articolo da LaRepubblica del 28 luglio 2011
http://www.repubblica.it/politica/2011/07/28/news/scalfari_commento-19714900/
Per leggere l’ intervista integrale del 1981
http://www.laquestionemorale.it/2008/07/19/enrico-berlinguer-repubblica-1981/