Sonia Amf Kanziani, slovena, grande invalida per le torture fasciste

22 agosto 2011 di: mezzocielo

Quasi per caso ci viene raccontata una storia terribile che ha per protagonista una donna: Sonia Amf Kanziani, nata vicino a Trieste nel 1927. Figlia di un antifascista sloveno ucciso dagli squadristi quando ella era ancora bambina, venne arrestata durante la guerra e condotta nella tragicamente nota “Villa Triste”, dove gli uomini del regime interrogavano e torturavano le persone sospette di far parte o di appoggiare la resistenza contro il nazi-fascismo.  A capo dei torturatori italiani, il fascista Gaetano Collotti, che andava a messa tutte le mattine e di cui si sono perse le tracce. La giovane donna fu torturata nel modo più spietato: nuca e capezzoli ustionati con le sigarette, supplizio della panca, finte impiccagioni. Oggi, grande invalida, vive sola e dice, sorridendo:  “Chi ti crede se racconti questo? Nemmeno ora che ci sono le prove!”.  Quando il giornalista di Repubblica, Paolo Rumiz,  va a trovarla dopo averla rintracciata tramite una collega della Rai slovena, Sonia Amf Kanziani  gli appare in cima alle scale, sul pianerottolo “come una regina…gli zigomi forti e gli occhi verde-foglia pieni di luce…tutto in lei diceva una cura meticolosa di sé…era quella la sua rivincita”.  Ringraziamo Rumiz per averci raccontato (su Repubblica del 22 agosto) questa storia dimenticata ma indimenticabile.

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