Consigli (affamati) per la lettura: Doris Lessing

15 settembre 2011 di: Stefania Savoia

Sono una lettrice atipica, o forse sono solo una delle tante tipologie di lettrici, fatto sta che era un poco di tempo, molto in verità, che non riuscivo a leggere per puro diletto.

Leggere per godere della parola scritta invece di studiare, agognare il momento della lettura più di quello della cena o del riposo, intendo.

Credo che, sebbene la pigrizia sia uno dei miei difetti, la colpa sia stata nel non aver trovato un libro che fosse in grado di aprirmi l’appetito.

Una cara amica, ignara di ciò, mi ha regalato un libro che mi ha portato da lettrice con senso di colpa (non leggo abbastanza, non leggo abbastanza, non leggo abbastanza…) e con l’appetito di una formica a lettrice ghiottona e con attacchi improvvisi di fame notturna.

Doris Lessing: Il sogno più dolce.

Un libro edito da Feltrinelli nel 2002, una storia bellissima di una famiglia, una storia profonda di donne con fame di vita e di speranza.

Avevo già letto la Lessing ed è sempre stato un piacere ma la vita di Frances, protagonista del romanzo, le sue vicende che sembrano portarla verso un invitabile declino e che infine la incoronano come donna salvatrice di una grande famiglia allargata di giovani che non vogliono crescere e di falsi eroi maschili, mi ha commossa.

Squarci d’Africa, nella seconda parte del libro, in cui il testimone passa alla giovane Sylvia, medico di una missione e forse anche “medico” della famiglia allargata di Frances, non fanno che perfezionare il ritratto di gruppo di un’umanità in cambiamento.

Lo consiglio, con il cuore, un regalo della Lessing ad un mondo che perde la speranza e che potrebbe ritrovarla con atti semplici ma necessari, dolorosi ma importanti.

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