come ti sistemo il parente stretto
La parentopoli regionale è una telenovela dalle innumerevoli puntate. Protagonisti mogli, mariti, figli, cugini, zii, nipoti dei politici nostrani o di alti burocrati della Regione. Si va dall’alto dirigente dei Beni Culturali Gesualdo Campo, che ha da poco accordato un nuovo incarico con annesso stipendio notevolmente più alto alla moglie e ha ottenuto per la figlia Giordana un incarico di consulente nella sede della Regione a Bruxelles, al marito dalla senatrice Anna Finocchiaro che vede il marito indagato per l’appalto ottenuto senza gara e poi revocato per il Pta di Giarre. Proseguendo ci imbattiamo nella sorella di Renato Schifani, Rosanna, nell’ufficio di gabinetto di Francesco Scoma e nella cugina di Angelino Alfano, Viviana Boscaglia, tra i fedelissimi di Giovanni La Via. Ma l’elenco non finisce qui anzi si arricchisce ogni giorno di più. Né possiamo dire che sia frutto esclusivo del governo Lombardo dato che già ai tempi di Cuffaro tale abitudine era in atto. Si è forse rinvigorita.
La figlia dell’ex assessore alla presidenza Giovanni Ilarda, Giuliana, nel 2008 fu assunta nello staff di Antonello Antinoro, a quei tempi assessore ai Beni Culturali. La ragazza dovette dimettersi per lo scalpore suscitato dalla notizia resa nota da volantini dei sindacati che colpivano Ilarda e la sua campagna moralizzatrice. La moglie dell’attuale Presidente della Regione Lombardo, Valeria Grosso, dovrà comparire l’otto maggio prossimo davanti al giudice di Modica perché alla sua villa sul mare di Ispica sono stati posti i sigilli. E poi vi sono quelle persone che per il nome che portano vorresti immuni da un certo tipo di mentalità, vorresti fuori dal coro, ma ti accorgi che non è così. Al marito dell’assessore Caterina Chinnici, ingegnere Mario Averna, viene assegnata una consulenza alla Asp di Siracusa. Per finire citiamo la presenza di Manlio Mele nella segreteria dell’assessore Missineo. Mele, ex deputato all’Ars, è zio della moglie dell’assessore Massimo Russo. Non ci resta che attendere le successive puntate di questa telenovela che certo è ben lungi dal terminare.
Non c’è che dire! corruzione a 360 gradi e da tutte le parti. E’ confortante, si fa per dire, in tempi di disoccupazione e precariato sapere che i parenti dei politici abbiano stipendi e parcelle. Di che ti meravigli poi se anche chi ti è vicino e pensi di conoscere bene si vende al migliore e più comodo acquirente? di che ti meravigli se nessuno vuole mettersi in gioco per ESSERE e non per APPARIRE? sono super nauseata!!!
Gentile Anna, ma non vi era una legge che vietava l’assunzione dei parenti fino al quarto grado? Dove è andata a finire potrebbe gentilmente farmelo sapere?
Gentile Maria Stella la legge cui fa riferimento lei è quella sull’Università. La contestata legge sull’Università voluta dalla Gelmini infatti vieta l’assunzione dei parenti fino al quarto grado. Ma anche qui non è mancata la beffa: a poche ore dall’approvazione il rettore di Roma Tor Vergata ha assunto la nuora!