Gente di qualità
DAVANTI AL CIE DI PONTE GALERIA © Tano D’ Amico
Prima che fotoreporter e artista, Tano D’ Amico è un “ fotografo di strada” e un compagno teso a raccontare e a denunciare un equilibrio sociale precario ed ingiusto.
A partire dagli anni ‘60 rivolge il suo obiettivo -35 mm- per mettere a fuoco i visi e le espressioni delle folle e dei movimenti , “quando si sorride e si piange tutti insieme”.
Da quarant’anni il suo percorso lo porta a ritrarre con partecipazione, in bianco e nero, gli uomini e le donne che appartengono all’ umanità isolata e costretta a vivere sempre ai margini, giovani studenti, carcerati, pazzi, operai, zingari….
Il suo archivio fotografico custodisce e svela la memoria delle manifestazioni studentesche dei giovani del ‘77 in Italia, delle stragi e dei cortei, le proteste d’ emancipazione delle donne e le lotte per la casa nelle periferie romane, scioperi e occupazioni nelle piazze, nelle strade, sui tetti delle carceri, davanti le fabbriche…Tano è sempre presente per raccontare in immagini tumultuose e vibranti, -mai scattate a caso ma spesso frutto di lunghe attese- la dignità, la bellezza e le speranze delle persone rappresentate non solo in Italia, ma anche in lrlanda, Grecia, nella Spagna franchista, in Portogallo durante la Rivoluzione dei Garofani, a Gaza dove torna più volte. sempre a fianco di coloro che provano a cambiare le regole di un mondo che funziona male.
Molti giovani fotografi lo considerano un maestro per la coerenza del suo impegno. Così lo descrive Francesco Zizola ( World Press Photo 1996) ricordando l’ inizio della sua carriera: “Tano fu per me un esempio perché era il fotografo che lavorava a un tema a lui caro senza che necessariamente ogni sua foto dovesse essere commissionata da un giornale. Appena era possibile cercavo di diventare l’ ombra di Tano D’ Amico che era onnipresente in tutte le manifestazioni politiche a Roma…”
Di cosa sono fatti i ricordi. E’ il libro appena pubblicato da Postcart che raccoglie sessantatré foto accompagnate da suoi brevi testi. Un libro di riflessioni sulla fotografia, scritto con uno stile sincero ed onesto che si legge in un fiat.
Disordini è il titolo della mostra inaugurata da pochi giorni, presso la galleria s.t. di Roma
visitabile fino al 20 novembre 2011
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