il Giuliano di lotta e di potere
Grassissimo Giuliano, no, non credo si offenderà perché ho sostituito il carissimo con un’allusione alla sua estensione, non lo credo perché sono sicura che lei sia il primo a essere felice che tanto grasso circondi il suo corpo così da poter nascondere bene la sua anima leggera come un fuscello. E’ tanto lieve da poter svolazzare da un partito all’altro senza farlo notare. Il punto di arrivo del suo volteggiare, lo sanno tutti, è il potente del momento. Lei fu craxiano al momento opportuno, come era stato comunista quando un intellettuale doveva esserlo, fu poi berlusconiano mentre era di moda illudersi che questo ricco finanziere, a volte anche imprenditore, ci avrebbe resi ricchi come lui. Ora la moda è passata ma lei fa parte ancora di questa demenziale corte. Non credo stia ancora là per fedeltà ma perché neanche lei sa dove finirà l’Italia e non vuole fare viaggi a vuoto.
Intanto, per ingannare il tempo, sforna, all’ora della cena dove il suo padrone le ha riservato uno spazio in televisione, chicche del parlare filosofico e del pensare con cinismo. Niente da obiettare sull’orario, che lei appaia, anzi trasbordi dagli schermi, a quell’ora, è una cosa saggia perché la sua ostentata pancia, quel trionfo di pieghe carnose ci impongono di ricordarci della dieta raccomandata dal dottore. Questa raccomandazione trova il suo testimonial in quel certo orrore che produce il cibo vedendo, a tutto schermo, la disfatta della sua figura. Alle 20,30 il 19 ottobre, quando lei parlava di una carneficina perpetrata in Europa, c’ero per caso anch’io e all’inizio non ho ben capito a chi fosse diretto il suo discorso. Ci sono voluti tutti i cinque minuti a lei concessi, (Berlusconi non è stato generoso con il tempo) perché io capissi che quella strage cui si riferiva era quella degli aborti perpetrati da tutti gli europei. Questa sua battaglia personale, prima solo nazionale, fruttò alle sue giacche, in tempo di elezioni anni fa, più di una frittata e più di un pomodoro ed ora è stata di nuovo attizzata da un recente pronunciamento della Corte di Giustizia dell’Ue sul divieto di «brevettare medicinali ricavati da cellule staminali con procedimenti che comportano la distruzione degli embrioni umani».
Una dicitura abbastanza chiara per tutti, che vietava manipolazioni sugli embrioni. Chiaro per tutti ma non per lei grassissimo Giuliano, che l’ha così interpretato «La più alta corte internazionale (…) ha vietato di manipolare embrioni umani, quindi ha, in realtà, vietato l’ABORTO». Grassisimo Giuliano, si sa, tanto lei adora i dolci con la panna, tanto odia il diritto all’aborto! La sua faziosità è nota e quella sera delle sue parole me ne sono fatta una ragione e una risata. Risata che mi ha fatto ricordare i giorni in cui, con l’Anselma sua moglie, dava lezioni di sesso in televisione. In quel periodo lei era più grasso (esiste l’impossibile), sua moglie ancora non si faceva chiamare più elegantemente Selma e non era ancora ricorsa né al parrucchiere, né all’estetista; aveva un viso distrutto che faceva pensare a letti di ospedale e non di godimento, finiva dunque tutto in una risata. Mi sono chiesta di conseguenza se la risata non fosse il finale di ogni suo intento, un karma che l’accompagnava e che lei cinicamente, come sempre, aveva imparato ad usare. Me lo sono chiesta, pure, giorni fa il 25 Ottobre quando è andato sotto l’ambasciata francese a dichiarare guerra. Purtroppo essendo accompagnato solo dalla Magli con a guinzaglio i suoi cani, da Gustavo Selva con l’eterno terribile sorriso, dalla Santanchè con qualche amico, ha dovuto ordinare alle sue truppe di ripiegare. Poi ha lanciato il cuore oltre l’ostacolo ed ha proposto a tutti di ridere, tanto da coprire la Francia ed il suo premier con una risata. Certo il suo invito è stato accolto ma mi è sembrato superfluo, essendoci lei avremmo riso tutti lo stesso, senza bisogno di suggerimenti
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Cara Silvana la tua ironia è diventata satira ed ora sarcasmo. Insomma migliora, migliora, ormai è otima.
Come scrive Paolo R. i tuoi articoli migliorano col tempo. Questo è forte per le parole che usi ma il destinatario le merita tutte.
Condivido tutto. Giuliano Ferrara è superfluo come il suo grasso. Pericoloso per il cuore e per le arterie, specialmente per quelle nostre, quando accade di ascoltarlo. E’ un lecchino, come quei disgustosi compagni che trovavamo a scuola, i quali ci facevano allora capire che esistono persone senza dignità, disposte a tutto pur di entrare nelle grazie del potente di turno, per ricavarci tutto il possibile, senza impegnarsi. Lui è rimasto là, imprigionato dai banchi di scuola. Si è fermato là. Non ha nulla da dire a da dare. E’ solo lui ad arricchire.
A parte il fatto che la personalità di Ferrara è così ben descritta mi compiaccio con la Fernandez per questo umorismo così penetrante,si possono dire cose tristissime, vedi il nostro momento storico, facendo sbellicare dalle risate.
Molto carino, ma fose un po’ eccessiva l’ironia sull’obesità.
Grazie a tutti quelli che valutano i miei miglioramenti che sono inversamente proporzionali ai peggioramenti dell’Italia, grazie a Simona per il carino ma la rassicuro non c’è nessuno eccesso di ironia sull’obesità nell’articolo ne parlo solo all’inizio,forse ti riferisci all’immagini, sono fotografie che Rosanna, come sempre molto brava, ha preso dalla rete, non sono fotomontaggi ma foto volontariamente fatte da lui dunque come sempre l’eccessivo è Ferrara non noi
Grazie Silvana, per aver smascherato questo pericoloso opinion-maker, a cui il Cavaliere avrebbe affidato il make.up della sua popolarità , dopo aver testato le sue capacità di pubblicitario in Mediaset.
Rita Annaloro
a me sembra che questo sia uno dei migliori articoli della fernandez, divertente, ben costruito e intelligente. La foto di ferrara nudo rosanna (sempre eccellente nelle scelte) stavolta ce la poteva risparmiare ma anche lei, probabilmente, ha voluto mettere in risalto un personaggio “eccessivo”, perché ferrara è eccessivo ed esasperante in tutto soprattutto da quando fa il moralista e si è scagliato contro aborto e uso delle cellule staminali.
anche io mi sono molto divertita (con l’amaro in bocca) a questo ritratto ironico anzi graffiante, che Silvana fa di Ferrara, e nella scelta delle foto, confesso, mi sono lasciata andare al “laido” che c’è in lui perché intendevo far emergere tutta la mia antipatia attraverso tutta la sua pinguedine esibita. Sapevo di abbandonarmi all’osceno visivo, ma per sottolineare l’oscenità morale del moralizzatore non ho trovato di meglio che mostrarlo nature.
L’articolo piace molto anche a me. D’altra parte… è già così difficile sfuggire alla fauci di Ferrara prima di cena che cercare di “ridimensionare” la “grandiosità” delle sue disquisizioni non guasta per niente.
Esilarantemente ……. drammatico, nuovo termine che ho coniato davanti a questo ottimo articolo, un bacio a tutte che ci tenete compagnia con intelligenza e vivacità
Mi spiace per la sua obesità, ma …
Brava Silvana, come al solito un’ironia pungente e un’analisi attenta di questa personalità ingombrante ..
io non ho mai avuto la pazienza di stare ad ascoltarlo attentamente….” a pelle” mi ha sempre ispirato un senso di repulsione. Quindi complimenti a Silvana che ha questa pazienza e che da tale sforzo riesce a partorire articoli così acuti e pungenti!
Silvana, sei sempre più attenta e penetrante quando penetrare serve a non farsi illudere. Hai scoperto davvero tutte le carte che stanno in mano e nella mente tortuosa ed ambigua del personaggio che hai molto bene messo a “NUDO”…. e che nudoooo. Un orroreeeeeeeee. Ciao