mezz’ora di obiettività e temperanza
Nella trasmissione “In mezz’ora” di domenica scorsa, la giornalista Lucia Annunziata ha intervistato l’avvocata Giulia Bongiorno. Sono passati dei giorni, alcuni non hanno visto la trasmissione, altri l’hanno dimenticata ma io voglio ricordare l’esempio di obiettività ed equilibrio che hanno dato le due donne che parlavano fra loro, con serietà e assoluta temperanza; in verità erano cinque donne, delle quali tre offese a morte dalla violenza delle “forze dell’ordine”. Giulia e Lucia: una di fronte l’altra. Con fermezza una domandava e l’altra, con altrettanza fermezza e chiarezza, rispondeva. Due donne pienamente in sé, sicure delle proprie idee, forti della propria professione. Una dignità, un rispetto, una capacità di ascolto reciproca, una chiarezza, impensabili quando c’è la presenza di un uomo. Ecco una differenza fra un uomo e una donna che occupano posti di responsabilità.
Non mi era mai accaduto di avere queste senzazioni. Una meraviglia. Quegli uomini politici, asserviti, dipendenti, eccessivamente fantozziani, non erano lì. Un modello di giornalismo e di poltica nuovi. Il soggetto non era Berlusconi, anche se nominato spesso, ma era la politica, era il cittadino al centro del loro dibattito. Era la giustizia uguale per tutti. Era la non adesione ad un servilismo politico, che annulla la persona e il pensiero individuale. Era la coerenza. Era la libertà di opinione e di difesa dei propri principi morali e politici. Lucia ricordava a Giulia che molti cittadini da anni affermano ciò che lei, persona politica, stava affermando adesso. Giulia ha parlato di «illusione» nei riguardi del Presidente del Consiglio: ammetteva di essersi illusa. Quale altro politico, uomo o donna, è stato così chiaro? Così trasparente? Così diretto? Così sincero? Ero addolorata dalle parole delle tre donne e dalle immagini vere che comparivano dietro i loro volti: un padre, un figlio e un fratello uccisi dalle forze dell’ordine.
Ciò che univa le cinque donne, erano la loro determinazione, la richiesta di verità, di giustizia per i cittadini comuni, ossia tutti noi. C’è ancora bisogno di cercare un nuovo modello di persona politica o è lì, davanti ai nostri occhi, chiaro come la luce del sole?