verrà il bing bang e avrà i tuoi anni

9 novembre 2011 di: Marcella Geraci

Parafrasando la canzone di Jovanotti, il più grande spettacolo dopo il Big Bang dovrebbe essere una vittoria schiacciante e definitiva delle opposizioni. La Leopolda non sembra però aver convinto tutti, anzi. Il sindaco di Firenze non è riuscito a celare un protagonismo troppo interessato alla leadership e in Piazza San Giovanni, alla manifestazione romana del Pd, non sono mancati i contestatori. Fosse solo questo! A destare maggiori perplessità, le posizioni sostenute da Renzi e dai leopoldini su un ricambio generazionale totale rigidamente ancorato ad una visione anagrafica degli attuali conflitti politici e sociali che attraversano il nostro Paese. Certo è doveroso rendere merito ad una tre giorni autofinanziata (107 mila euro) che ha registrato 7.500 presenze in un giorno e mezzo. L’iniziativa se fossi premier farei … ha infine stimolato i numerosissimi partecipanti ad avanzare le proposte più diverse per risanare l’Italia: banda larga, equità sociale, scuola pubblica, lavoro. Eppure non pochi sono i ma.

«Piaccia o non piaccia, ormai tocca alla nostra generazione. Non sappiamo quando, chi e come ma i fatti di questi mesi dicono che tocca a noi». E’ quanto si legge nella presentazione del Big Bang, rinforzata dai manifesti con grosse figure di animali preistorici e la frase «i dinosauri non si sono estinti da soli». Uno stile che ci riporta indietro di qualche mese, al lancio del ventenne Mattia Scalise a sindaco di Milano, secondo Beppe Grillo alternativa necessaria al “vecchio” Pisapia, agli «anziani di 74 anni, senza prostata, senza capelli, con ormai un’appendice in mezzo alle gambe». Ancora una volta gli stereotipi servono ad imbastire visioni politiche raffazzonate, schemi mentali miopi, in cui l’essere giovane è una precondizione necessaria ad incarnare novità positive. Di contro ma a sostegno, anziano diventa sinonimo di conservazione e privilegi. Osserviamo bene il nostro Paese: quanti sono gli esempi del contrario?

4 commenti su questo articolo:

  1. Marcella Geraci scrive:

    Mi preme fare una rettifica. Il nome del candidato del Movimento 5 Stelle al Comune di Milano è Mattia Calise.

  2. Maruzza scrive:

    A me il giovanotto renzo , piace e mi convince. Lo preferisco ai bersani, dalema ecc.., datati e scontati. un cambio generazionale è obbligatorio! e poi, dopo aver letto sulla stampa che già sono partite le trattative tra il pd e quelli del terzo polo, non c’è che dire soprattutto se è vero che hanno promesso a casini la presidenza della repubblica. Faccio l’indignata! casini, cattolico doc, figuriamoci se insieme al vaticano non condizionerebbe le scelte politiche che sarebbero meno laiche di quelle che già vediamo…. Ma scherziamo?

  3. Silvia scrive:

    Anche a me il ragazzo piace non ha una grande ideologia ma senso pratico e poi è l’unico che in cambio di una cena non ha dato niente al cavaliier perdente

  4. Marcella Geraci scrive:

    Ringrazio Maruzza e Silvia dei commenti perchè ritengo che opinioni diverse arricchiscono ed animano il dibattito. Continuo però a sostenere la mia idea ed a pensare che solo uno sforzo compiuto dall’intera società italiana possa farci uscire dal guado politico, morale ed economico di questi anni. Mi auguro quindi che si faccia di tutto per determinare un cambiamento reale e non solo anagrafico.

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