cara ministro le scrivo
Caro ministro Elsa Fornero, ho aspettato qualche giorno prima di scrivere perché si smorzasse il brusio dei commenti. Sono contenta, di inviare a lei questo messaggio perché non dovrò sforzarmi a cercare piccole gaffe o note discordanti nei suoi atteggiamenti, così da fare approdare i lettori all’ilarità. Infatti, è proprio l’opposto della risata che mi spinge a mandare questa lettera per dirle quanto mi sono piaciute le sue lacrime, come sono stata lieta di questo suo gesto che ha coinvolto anche me in un accenno di pianto. Certamente il mio discorso non è privo di contrasti, perché è assurdo essere contenti di un momento di malinconica commozione ma non è di questo che sono lieta, ma piuttosto di quello che possono rappresentare le sue lacrime, sono, infatti, il simbolo di quello che potrebbe diventare un governo in mano alle donne che pur ambiziose, competenti e in carriera non hanno cercato di essere uomini ma soltanto se stesse, con la loro fragilità momentanea che niente toglie al saper decidere, dirigere e disporre ma che si discosta molto dalle modalità maschili.
Non si deve essere cinici per essere forti, né bisogna cercare l’inquadratura migliore per arrivare alla gente. Già quella ruga sulla fronte dà qualcosa di rassicurante al suo viso, la definisce come un tipo disposta a pensare e a riflettere tanto, anche a costo della levigatezza del volto. Quella ruga secondo me è più tranquillizzante di qualunque biondo capello che ricade fino alla vita, di qualunque scollatura da modella che ormai sembravano gli unici elementi utili alle elezioni delle donne. Non più campagna elettorale, non più tribune politiche, non più lauree e master ma reggiseni quarta misura e chiome al vento. Non so se quel pianto, su cui molti si sono buttati in picchiata da falco per irridere la manovra, il governo ma, soprattutto, le donne, sia stato un fatto occasionale o se nel suo animo alberga sempre, anche se segreta, la possibilità di commuoversi. Non so niente di lei e non voglio né illudermi, né stabilire il valore di un governo che ancora non conosco, le scrivo solo perché lei senta, insieme a tante battutacce su -lacrime e sangue-, sui coccodrilli dopo il pasto, sull’emotività eccessiva e… -che ti aspetti da una donna-, la mia voce e dirle grazie Elsa Fornero e buon lavoro.
Per me è un’emerita stro… per carità, la manovra è iniqua e se lei aveva l’animo sensibile di una donna doveva dimettersi!
Caro Ubaldo, nella posizione della seduta degli Indiani, non ci ha messo la Fornero, ma i quasi venti anni di governo Berlusconi. Lei, tecnica, non POLITICA, è stata chiamata a mettere le toppe a buchi grandi più dell’Italia stessa.
Ho subito scritto che questo governo è di destra, ma non quella estrema di La Russa e di Gasparri, ma di destra. Negare sentimenti ad una persona, sia di destra che di sinistra, ha qualcosa di innaturale, come innaturale è l’assenza di emozioni, di empatia, dimostrata da tutti i politici che ci hanno affondato. E’ bene stare attenti alle emozioni, che sono il 99% del nostro vivere, come è bene rimanere vigili anche con il solo 1% di razionalità. Riesco ancora distinguere la persona Fornero, dalla tecnica Fornero, di cui sicuramente non posso accettare le sue scelte tecniche..
Non capisco come Silvana Fernandez una donna pronta a denunziare qualunque cosa e farsene beffa, si vada a commuovere con una artista del pianto, ma vadano tutti…
Sono all’unisono con i commenti di Lucia e di Alessandro, le donne credono di potere sempre conquistare e dato che avvenenza manca si piange!! Quando faremo vedere cosa è una vera donna?
le vere donne che abbiamo “ammirato” per il loro look nel precedente governo, che ha portato il paese allo sfacelo?
Una manovra di DESTRA! se ha pianto è perché è consapevole delle schifezze che hanno fatto tutti insieme compresa lei che è donna!!! Lacrime di coccodrillo…
Io no so come si fa a dire che ha fatto bene! è sotto gli occhi di tutti che questa finanziaria “salvaitalia” salva i ricchi e i potenti. Non c’è bisogno di scomodare nessuno per capirlo. E’ chiaro che la Fornero ha una sensibilità che come donna non può non avere e per questo può piacermi umanamente, ma con tutta schiettezza devo ammettere che malgrado la sua sensibilità la manovra è parziale; forse salverà l’italia ma a pagare saranno sempre quelli che hanno pagato e non è un luogo comune! perché tanta resistenza a far pagare l’Ici alla Chiesa? ce lo vogliamo chiedere? e perché tanta pervicacia nel non far pagare le aziende per le bande larghe? vogliamo chiederci perché tante cose possibili e facili non si son fatte e come sia stato possibile, invece, buttarsi sulle prede deboli? cioè i lavoratori dipendenti, i pensionati, quelli che a prezzo di sacrifici hanno acquistato una sola casa? una e solo una? perché non fanno un censimento degli immobili in affitto non denunciati in tutte le città d’italia? di quanti possiedono appartamenti e ville ai monti, al mare, ai laghi e percepiscono affitti altissimi in nero? Riconosciamo, senza per questo dare addosso sulla Fornero, che si poteva fare meglio senza falcidiare i lavoratori come stanno facendo. Lunedì lo scipero di TUTTI i sindacati (destra e sinistra) dimostra che il teorema Monti non funziona e darà altra povertà.
Rispondo soprattutto a Rosalba che con questo commento mostra lo scontento di tutti me compresa per un governo in mano a veri poteri forti di destra e non pù ai quattro finanzieri corrotti di Berlusconi ma il mio pezzo era tutto centrato su questo periodo”le sue lacrime, sono, infatti, il simbolo di quello che potrebbe diventare un governo in mano alle donne che pur ambiziose, competenti e in carriera non hanno cercato di essere uomini ma soltanto se stesse, con la loro fragilità momentanea che niente toglie al saper decidere, dirigere e disporre ma che si discosta molto dalle modalità maschili.” la Fornero l’ho vista appunto come un simbolo femminilità, dunque non dico che abbiamo raggiunto un traguardo perchè non abbiamo raggiunto niente ma che quelle lacrime sono un segno di come potrebbe essere un governo in mano alle donne, donne che hanno ancora il senso della pietas! Non è giusto secondo me attaccare come è stato fatto in questi giorni solo la Fornero ma le vere iniquità che man mano si snocciolano sotto i nostri occhi.
Sono lieta di aver letto, da Silvana, ciò che avrei voluto scrivere anch’io. Condivo e aggiungo che stimo la Ministra, purtroppo non siamo abituate/i a gesti umani; è troppo facile attaccare, per spontanee lacrime, chi si assume la responsabilità di arginare un disastro economico procurato, nel recentissimo passato, senza alcuna emonzione bensì a suon di barzellette.
Mi dispiace ma non sono affatto convinto né dall’articolo né dalle precisazioni di Silvana che ha perso ogni obiettività, invece di lacrimare la Fornero dava un giusto messaggio dimettendosi!
Sono d’accordo con quanto dice Silvana. Lei non intendeva giustificare l’operato del governo che è chiaramente perfettibile ma solo dire che la sensibilità di una donna va compresa nel momento in cui deve prendere decisioni che evidentemente sono sembrate troppo spostate sul versante dei soliti poveri cristi anche a lei. E poi per dirla tutta preferisco 10 Fornero a 1 Carfagna o Gelmini!
Evidentemente dopo anni di sorrisini e barzellette siamo diventati iperscettici di fronte ad ogni
esternazione dei politici, ma non tutti vengono dal mondo dello spettacolo o hanno fatto corsi di formazione pubblicitaria e anch’io, come Silvana Fernandez e Luciana Litizzetto sono propensa a credere alle lacrime della Fornero, causate forse dallo stress personale nell’affrontare un momento così difficile davanti alle telecamere.
fulvia
almeno si commenta e ci si schiera: magari non siamo imparziali, ma anche se la manovra non ci piace le lacrime della fornero le abbiamo prese per partecipazione “simpatetica” alla sorte dei tartassati (noi); quando la prestigiacomo ha lacrimato perché le tagliavano i fondi per l’ambiente -che a noi sta a cuore- non abbiamo mosso un dito perché sapevamo di che pasta fosse fatta, e proprio silvana ci ha fatto un bel ritrattino molto apprezzato … allora, perché tutte addosso alla fornero, senza manco il beneficio del dubbio sul suo operato, passato e futuro?
Sarete donne a sinistra ma non riconoscete una donna della destra peggiore?
Silvana Fernandez fin ora ci divertiva molto divertendosi anche lei a prendere in giro tutto il circo equestre Berlusconiano ed ora è diventata tenera e romantica davanti ad una ministra! Insomma non voglio dire che è faziosa spero si riscatti con il prossimo.
Ma bisogna avere i paraocchi e paraorecchie ed anche essere un po’ para… per parlare bene della Fornero. Intellettuali di sinistra svegliatevi, dimostrate di non aver capito niente con le vostre elucubrazioni sui sentimenti mentre noi siamo con il culo a terra.
Caro Ubaldo, purtroppo non sono molto abile con i computers. Ho sbagliato a cliccare e la mia risposta l’ho inserita nella replica, a Lucia F:, proprio all’inizio. Scusami ancora, ma come ben sai nessuno è perfetto!
Sono impressionata dalla quantità di commenti che sta suscitando l’articolo di Silvana e soprattutto dai toni accesi, al limite dell’invettiva: e mi chiedo: perchè tanta animosità? La manovra, è chiaro, ci ha delusi tutti, ha provocato anche rabbia, indignazione: ma le lacrime della Fornero, in particolare, sembra abbiano toccato un nervo scoperto. Forse il pianto di una donna ministro suscita reazioni irritate anche perchè si teme, in maniera diametralmente apposta a quanto pensa Silvana, che veicoli il messaggio di una maggiore “fragilità” e insieme “ipocrisia”, “capacità di manipolazione”, tradizionalmente associate alla subalternità femminile ed (erroneamente) ad una cultura di destra. Io non la penso così.Perchè negare verità a quelle lacrime? Perchè considerare tanto grave l’espressione della propria emotività? E’ grave, piuttosto, e gravida di conseguenze, la sua repressione (i maschietti non piangono…) Giudichiamo Fornero da quello che fa, da quanto (e se)sarà disposta a cambiare le disposizioni più inique della riforma che ha proposto.
Anch’io sono basita dal malanimo verso una tecnica che, credo unica nel panorama politico attuale, ha proposto con la manovra anche la revisione del sistema pensionistico. Anch’io ci rimetto, ho cominciato a lavorare a 14 anni e col vecchio sistema, avendo 18 anni di lavoro ante 1995, avrei avuto diritto alla pensione col metodo retributivo. Ora quando avro’ pagato contributi per il massimo previsto (41 anni) non potrò comunque uscire dal lavoro finchè non sarò vecchia quanto stabilito. Ci sono motivi sempre per incazzarsi ma dovremmo riconoscere che la pensione col metodo retributivo non poteva stare in piedi da quando è stata istituita. Tutti han sempre fatto quello che faceva fare bella figura e lasciato a chi seguiva la soluzione dei problemi che creava. Questo vale per la riforma della tassazione, per quella della sanità, per quella della giustizia…su quest’ultima, per risolvere la burocrazia e il sistema contorto all’inverosimile che i legislatori hanno messo in piede si è dovuta pure ascoltare la boutade del cretino di turno che ha proposto di cancellare i processi durati “troppo” e ancora non chiusi! Fare gran discorsi sulle lacrime di un ministro donna o sulle amanti dei ministri donna mi sembra un modo cretino di “esercitare i diritti democratici”. E’ come dover decidere qualcosa sul problema rifiuti e invece di cercare aziende che smaltiscono e riciclano per confrontare metodi e i risultati ci perdessimo a litigare su chi ha il contenitore del vetro più distante da casa….SIAMO TANTO INSULSI E GUARDIAMO IL NOSTRO ORTICELLO PERSONALE, PER QUESTO MODO DI ESSERE UNA INTERA CLASSE POLITICA E FINANZIARIA CI PRENDE PER IL CULO E SI FA I FATTI SUOI A NOSTRE SPESE.
Io credo che, oltre il lecito diritto di esprimere la propria opinione, tanti commenti siano critiche sterili che si fermano a focalizzare solo un piccolo episodio già abusato per battute superficiali e che rispecchiano un paese che non ha capito niente di tutti i rischi che corre. Ci si sfoga soltanto, attaccando senza possedere coscienza nè proporre soluzioni alternative
Abbiamo sopportato, criticando, un ex premier che ghignava quando si parlava del futuro dell’Italia, abbiamo sopportato le sue battutacce, abbiamo lasciato che si divertisse con le sue escort mentre il mondo faceva passi storici e ora, l’immagine di un ministro che piange prima di pronunciare la parola “sacrifici” , magari, come dice Fulvia ,per lo stress personale nell’affrontare un momento così difficile davanti alle telecamere, suscita tutta questa indignazione! L’articolo di Silvana, come è stata costretta a spiegarci, al di là di giudizi su un Governo che ha appena cominciato a lavorare, ha solo voluto esprimere stima per una donna competente e in carriera che non cerca di essere uomo, ma soltanto se stessa. Io concordo, le lacrime della Fornero mi sono apparse umane e lineare il suo comportamento, ma soprattutto mi dissocio da quanti, in un momento così importante, stanno semplicemente attaccati al loro lato, “destra” o “sinistra” che sia.
Perchè nessuno ha capito che tutto questo ammaradam non è contro la fornero o la fernandez, ma è una reazione di quanti non condividono la manovra? l’articolo è stato un’occasione per far scatenare gli stati d’animo di tutti nei confronti di una finanziaria che penalizza i lavoratori dipendenti, per questo semplice motivo non era necessario difendere silvana che ha scritto un articolo non sulla manovra, (sulla quale pare che anche lei non sia d’accordo) ma sulla Fornero come persona e come donna, La Fornero come ministro è chiamata a fare delle cose che come donna potrebbe non condividere e per questo, umanamente, si commuove. Perciò l’articolo lo apprezzo molto ma i commenti sono espressione di un malcontento che c’è in tutta italia e che va lasciato libero di esprimersi. Credo che l’intelligenza acuta e ironica di Silvana sappia discernere e proprio lei avrà capito che le “invettive” non erano contro di lei.
Sono disperata non dormo da parecchi mesi ho una figlia di nuovo disoccupata dopo 12 anni di interinale un marito paralizzato e cieco…..
Proprio in questi giorni ha perso il lavoro mia figlia………
Si e iscritta di nuovo al collocamamento e sono due giorni che non mangia……di nuovo l’esaurimento….I vostri figli non stanno così…….
Il lavoro…..vi prego …..
Sono 65 anni che paghiamo le tasse e anche precedentemente le pagavano i nonni e gli avi……
Vi siete sbrigati a fare la manovra delle tasse ma non quella del lavoro.
Io sono entrata 44 anni fa in un ente importante per meritocrazia oggi a mia figlia le chiedono una spinta grossa……………………………………
Vi prego fate subito la riforma del lavoro questa volta le tasse non le posso pagare……….
Mi dispiace che avete concluso la manovra alle 4,30 di questa mattina ma almeno non avete altri pensieri.
Io come altri non dormiamo per le preoccupazioni…..
Andate anche in chiesa a sbattervi il petto per fare le ingiustizie….
Ci siete venuti anche voi a prenderci in giro…..
Vi prego il lavoro
Williams, mi dispiace davvero per la tua situazione, sentiamo tanti casi come il tuo, ma il nostro è un giornale che senza contributi da parte delle istituzioni continua ad auto finanziarsi, l’unica cosa che possiamo fare era stare sulle notizie e non risparmiare critiche o, speriamo, approvazioni, in bocca al lupo per tua figlia.
Ma ci vuole tanto a capire, care Mezzocielo, che williams ci prende grandemente per il…… ? è un’ennesima contestazione alla manovra finanziaria; vuole metterci un po’ in ridicolo perché ha notato quanto i commenti- in fondo- siano patetici. Direi veramente di chiudere qui, lo consiglio vivamente. Non rispondere è meglio. Tacere, a questo punto, diventa saggio. Salutissimi.
hai ragione, ci siamo cascate, chiudiamo qui che non se ne può più.
si sono convinta che williams può essere il nome di un pera…ma rispondo per educazione anche a chi a tempo da perdere per cercare di non recepire la malignità comunque ora basta pensiamo a cosa procurerà la prossima ministra e sarebbe giusto che chi è propenso all’insulto metta il proprio nome l’insulto ha più forza!
Riscrivo la mia risposta che leggendola trovo piena di refusi e non so perché,non credevo la mia distrazione arrivasse a tanto. Sono convinta che Williams puo’ essere il nome di una pera… Ma rispondo per educazione anche a chi ha tempo da perdere così da non recepire la malignità. Comunque ora basta, pensiamo a cosa farà la nuova ministra domani. Penso che sarebbe giusto che chi è propenso all’insulto metta il proprio nome. L’insulto avrebbe più forza.
I leghisti hanno ridotto il Parlamento in una porcilaia.
I berlusconiani in un postribolo.
Monti è lì, che fa il gioco di Berlusconi, cercando di non perderci troppo la faccia. Ha le mani strettamente legate dal PDL.
Perché Monti invece non se ne va, abbandona il Parlamento e lascia gli italiani, specialmente quelli che hanno gli occhi completamente chiusi, in mano a chi realmente ce l’ha, ossia a Berlusconi?
Berlusconi poi dovrebbe assumersi fino in fondo le sue responsabilità di fronte a tutti gli italiani e al mondo intero, per questi maledetti quasi venti anni di malgoverno!
Lo capiamo o no che Berlusconi è il grande manovratore? La “cabina di regia”! Ci siamo dimenticati di Andreotti?
Lo capiamo o no che è la strategia migliore per Berlusconi? Sembra il nuovo protagonista di “Mani pulite”!
Questa sera si è permesso ancora di parlare e di dire che gli italiani, (quelli che lo hanno votato e che hanno gli occhi foderati), non meritano di essere governati! Che altro si devono sentire dire i suoi elettori per cambiare idea?
Ne uscirà pulito come un panno lavato a 90 gradi e affermerà che lui queste manovre non le avrebbe mai fatte! “Mani pulite, la vendetta”!
Abbiamo qualche dovere: quello di fare funzionare la nostra testa, di non perdere mai la nostra lucidità e di non avere mai cadute di stile!