Donne torturate e uccise
Avviene In Afghanistan, dove dopo tanti anni di guerra contro i talebani, guerra promossa dall’ONU ed apparentemente sostenuta dal Governo in carica eletto regolarmente (presidente Kazan), i talebani, fiancheggiati dai cosiddetti “studenti coranici”, continuano ad imporre in ampie zone del paese, la loro cosiddetta “morale” – fatta di violenza contro le donne e di soffocamento di ogni libertà. Il 10 novembre , nella città di Ghazni, a mezza strada tra Kabul e Kandahar, un gruppo di uomini sono entrati nella casa dove vivevano una donna e sua figlia, le hanno colpite con pietre e sassi, e finite con una pallottola in testa. Il mullah locale alcuni giorni prima aveva pronunciato una dura “sentenza” contro le due donne, accusandole di adulterio e prostituzione. Due uomini sono stati arrestati dalla polizia locale: si saprà mai qualcosa? Gli “studenti coranici” (che si differenzierebbero dai talebani veri e propri) negano di avere responsabilità nell’orrendo duplice delitto. In Afghanistan opera (cerca di operare!) una Commissione indipendente per i diritti umani. Essa ha registrato, nel secondo trimestre di quest’anno, 1026 episodi di violenza contro le donne (bastonate, lapidazioni, assassinii) perché avrebbero avuto “comportamenti inadeguati alle norme islamiche”. Cerchiamo almeno di essere consapevoli di questa realtà terrificante che continua ad esistere in una parte del nostro comune mondo.